ItaliaOggi, 13 dicembre 2022
Cosa sarebbe successo se a Waterloo non fosse piovuto?
Agli storici non piace il «se». Cosa sarebbe successo se a Waterloo il 15 giugno del 1815 non avesse piovuto, la cavalleria francese fosse giunta in tempo e Napoleone non avesse perduto? E così via. Peró pochi resistono alla tentazione. Al Deutsches Historisches Museum di Berlino si è inaugurata la mostra «Roads not taken», le strade che non furono prese, a cura dello storico Dan Diner, quasi un secolo e mezzo di storia tedesca, dai moti del 1848 fino alla caduta del Muro. Si procede a ritroso, dal fatidico 9 novembre del 1989. Gorbaciov ordinò ai suoi generali di non far intervenire i panzer per le strade di Berlino. Di non seguire l’esempio del regime cinese che in giugno aveva soffocato la rivolta in piazza Tienanmen. Nella Germania Est erano presenti mezzo milione di soldati dell’Armata Rossa, mai nella storia un esercito così forte si trovò in uno spazio così ridotto. La rivolta pacifica dei tedeschi orientali poteva essere facilmente soffocata nel sangue e gli americani non avrebbero reagito, esattamente come avvenne a Praga nel ’68 e a Budapest nel ’56, e ancora a Berlino nel 1953. Oggi ci sarebbe ancora l’Unione Sovietica e l’Europa sarebbe sempre divisa dalla cortina di ferro. Ma si sarebbe evitata la guerra in Ucraina, in Siria, e probabilmente gli americani sarebbero stati più prudenti, in Libia, in Iraq, in Afghanistan.
O, al contrario, che sarebbe avvenuto se nell’agosto del ’61 Kennedy avesse deciso di impedire con la forza la costruzione del Muro a Berlino? Saremmo giunti alla terza guerra mondiale, oppure americani e sovietici avrebbero trovato un compromesso all’ultimo istante, come l’anno dopo per la crisi dei missili a Cuba? È probabile che l’Urss non abbia autorizzato la costruzione del Muro senza essersi consultata prima per prudenza con gli Usa, ma non si potrà mai avere una conferma.
E se i tedeschi fossero riusciti nel ’45 a far saltare il ponte sul Reno a Remagen, bloccando l’avanzata degli alleati? Gli americani non avrebbero potuto impedire ai sovietici di occupare buona parte della Germania. Dan Diner si chiede se gli Usa non sarebbero stati tentati di lanciare su Berlino una bomba atomica di potenza analoga a quella di Hiroshima. I morti sarebbero stati 37 mila e i feriti 200 mila, un calcolo forse ottimistico. Fantapolitica? Ma negli anni ottanta, per una delle periodiche grandi manovre della Nato, era stato previsto che le truppe del Patto di Varsavia sarebbero avanzate in tre giorni fino al Belgio e all’Olanda, e la reazione sarebbe stata di lanciare bombe atomiche tattiche sulle principali città tedesche.
Ancora un balzo indietro, alla Grande guerra. Dopo la sconfitta, non viene proclamata la repubblica in Germania, il kaiser Guglielmo II abdica a favore di un erede. Hitler avrebbe avuto più difficoltà a giungere al potere senza l’appoggio del sovrano, come avvenne in Italia per Mussolini. Si sarebbe evitato il nazismo? Domande ipotetiche, ovviamente senza risposta. In quanto a Napoleone, forse anche se avesse vinto a Waterloo avrebbe solo rinviato la sconfitta di un paio di settimane o di mesi. Chissà?
Mi chiedo se sarebbe mai possibile allestire una simile mostra in Italia. Siamo sempre troppo sensibili per poter giocare con il nostro recente passato? La Gran Bretagna nel 1813 era pronta ad appoggiare la nascita di una Sicilia indipendente, come Malta, in funzione antifrancese. Dopo la fine di Bonaparte, non ci pensarono più. Ma a una Sicilia indipendente pensarono sul serio sempre gli americani, con l’appoggio della mafia. Giuliano non fu un normale bandito ed era appoggiato dai servizi segreti americani. L’isola probabilmente sarebbe diventata una sorta di Cuba nel Mediterraneo, con un presidente eletto dalla mafia. E se il re avesse mandato i carabinieri ad arrestare Mussolini che viaggiava diretto alla capitale in un vagone letto? Una fine ingloriosa per la marcia su Roma, e avremmo evitato il fascismo? E se le Brigate rosse non avessero deciso di giustiziare Aldo Moro, avremmo realizzato il compromesso storico, evitato Mani pulite, e tutto quel che ne è seguito?
La mostra resterà aperta fino al 24 novembre del 2023, e in aprile uscirà un volume dalla Beck Verlag sulle strade che la storia non prese, 288 pagine, 25 euro.