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 2022  dicembre 12 Lunedì calendario

Il Colorado river è diventato un fiumiciattolo

A Ehrenberg, nel deserto dell’Arizona dove il Gps si aggancia all’ora della California e sbalza l’orologio indietro, l’ufficio dello sceriffo è in un container. L’auto con il simbolo della stella argentata e la scritta «sceriffo» a prova di miope, è parcheggiata davanti a un rumoroso condizionatore che spruzza aria condizionata.Lungo la Mojave Road che taglia la Colorado River Reservation e interseca pochi metri più a sud la Highway10 che collega Phoenix con Los Angeles, ci sono delle minuscole casette bianche. Un cartello e una croce sono gli unici indizi che annunciano che è una chiesa.In strada non c’è anima viva, le indicazioni della scuola elementare portano a un parco brullo e rinsecchito, carcasse di auto e un altro container. Una vecchia locanda è chiusa, gli scuri a penzoloni, le pareti in legno scrostate.Per arrivare al fiume Colorado si imbocca una stradina di sterrato che poi si fa sabbiosa attenti a non restare con le gomme soffocate fra dossi e cunette.Il Colorado River sbuca all’improvviso. Timido e agonizzante. Ha disperso il suo vigore lungo i duemila chilometri percorsi in un nugolo di curve a gomito in cui ha disegnato nei millenni scenari mozzafiato scavati fra le pareti color rosso del Grand Canyon, la luce arancione di Page e della Horseshoe Bend, l’insenatura a ferro di cavallo dove il grande fiume degli indiani fa l’inchino ai visitatori. Il Colorado finirà quasi in rigagnolo nel Golfo del Messico dopo che tutti avranno provato a estrarre la sua preziosa acqua.Gli argini a Ehrenberg sono alti cinque metri. I picchi delle Rocky Mountains e le gole del Nord un ricordo. Il letto del fiume è largo settanta-ottanta metri, ma l’acqua è pigra, quasi immobile, fangosa, non riempie più il suo spazio naturale. Ci si può camminare dentro, violare e sin lordare questo letto, toccare i canneti rinsecchiti, raccogliere le conchiglie. La via che lo costeggia si chiama – ironia del destino – Riviera Road, vi sorgono alcune case con vista di quel che fu fiume.Il Colorado sta morendo. E la prova è non solo sotto i nostri occhi. Viene dal cielo che nel West degli Stati Uniti non scarica più pioggia. I sette Stati del bacino idrico del grande fiume da anni fanno i conti con la siccità; l’agricoltura piange, gli agricoltori litigano, piccoli contro grandi accusati di aver lobby al loro fianco che li foraggiano di acqua per irrigare i campi in cambio di denaro.I blackout controllati – in California soprattutto – sono la minaccia che i funzionari e i dirigenti delle società energetiche brandiscono contro le aziende restie a limitare gli sprechi e i residenti che non rinunciano a bagnare i loro giardini.Ci sono quindici dighe lungo il corso principale del Colorado, una decina lungo gli affluenti. Due di esse, la Hoover Dam e la Glen Canyon Dam, formano i “reservoir” più grandi dell’intera nazione, Lake Mead e Lake Powell. Ogni anno il livello degli invasi scende. A Page c’è il Lago Powell, creato fra il 1956 e il 1966 a sud della cittadina popolata da indiani che gestiscono i tour fra le loro antiche proprietà e così denominato in onore di John Powell il primo uomo a condurre un’esplorazione lungo il fiume con una barca. Negli ultimi mesi dal fondo dei laghi sono spuntate auto e anche cadaveri, cold case che ora cercano una soluzione. Il livello dell’invaso è ai minimi, 51 metri, se scenderà di altri dieci raggiungerà uno dei canali di fuoriuscita – utilizzati per indirizzare l’acqua alle turbine e creare energia elettrica – e si abbasserà naturalmente fra vortici e gorghi. Se accadesse, i motori che danno energia a 4,5 milioni di americani verrebbero chiusi immediatamente.Gli esperti federali hanno simulato alcuni scenari. Ce ne è uno che Bob Martin vicecapo della Glen Canyon Dam definisce “doomsday”, ovvero apocalittico, fantasia fino a qualche anno fa e ora preso in considerazione in un report diffuso dal governo che immagina lo svuotamento del Lake Powell che diventerebbe nel linguaggio degli esperti “una piscina morta”. Si stanno studiando alternative, modifiche infrastrutturali per consentire di gestire il flusso di acqua anche in una situazione catastrofica come quella della “dead pool”. Intanto si sta installando una pipeline per non far restare senza acqua i 7mila residenti di Page.L’Amministrazione Biden ha chiamato i sette Stati a dimezzare il consumo di acqua da 4 a due milioni di metri cubi per acro (4mila metri), un terzo della portata media annuale del Colorado per proteggere la produzione energetica ed evitare scenari apocalittici. Ma i negoziati non hanno prodotto nessuna intesa. Gli Stati litigano fra loro su chi debba prelevare prima e quanta acqua dal fiume.La sintesi del braccio di ferro in corso la fa un agricoltore del Wyoming, nell’estremo nord, dove scorre il Green River che a New Fork si mescola al Colorado. Si chiama Michael. «L’acqua che cade nel Wyoming è nostra, fino quando non arriva nello Utah». Fosse così semplice, il signor Michael non avrebbe nulla da temere ma cento anni fa il suo Stato ha siglato un accordo con gli altri del bacino del Colorado per spartirsi l’oro blu. E non prevede un extra credito per gli agricoltori che vivono nelle zone di montagna dove si accumula la neve. Anzi, la quota di acqua maggiore la possono prendere gli agricoltori di quegli Stati dove ne serve di più: California, Colorado e Arizona. Per questo negli anni sono state costruire dozzine di dighe per gestire i bisogni dell’agricoltura: i campi di lattuga a Yuma, non lontano da Ehrenberg, e i campi di meloni dell’Imperial Valley. Ma questi benefici non bastano più a tenere in piedi il sistema che sfama 40 milioni di persone che la natura stessa ha deciso di far saltare.A Casa Grande, contea di Pinal, la signora Nancy Caywood ha raccontato alla Cnbc che la sua fattoria è al limite. Ha lavorato la terra per anni insieme ai genitori, producendo cotone, alfalfa e mais. Per la prima volta sono state tagliate le forniture di acqua dal Colorado e anche gli invasi a Est sono ai minimi. «Ho pagato il 33% in più sulla bolletta dell’acqua che non ricevo, non ricavo un dollaro dalla fattoria». Chiuderà. Qualche miglio più a ovest il fiume Colorado scorre mesto e impotente. —