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 2022  dicembre 11 Domenica calendario

Intelligenza artificiale, nuova svolta

È stato lanciato il 30 novembre e in una settimana è stato usato un milione di volte nel mondo. Se lo si interroga con poche parole, in una manciata di secondi scriverà una lettera, vi offrirà una diagnosi e una cura sulla base di una sommaria descrizione dei sintomi, vi aiuterà a scrivere un codice informatico, scriverà poesie, saggi storici, letterari o scientifici e – purtroppo – articoli che a leggerli sembrano plausibili. Si chiama ChatGpt ed è il nuovo software di intelligenza artificiale di OpenAi, una società di San Francisco lanciata da un ex studente senza laurea di Stanford di nome Sam Altman e finanziata da Elon Musk e Peter Thiel.
ChatGpt rappresenta un salto nel potere dell’intelligenza artificiale allenata su quantità sterminate di dati. Ma non è il primo prodotto rivoluzionario di Sam Altman: mesi fa ha lanciato Dell-E, un software in grado di produrre grafica di qualità sulla base di succinte richieste verbali.
Mai prima una quantità così vasta di lavoratori dell’ingegno, dai designer di moda o videogiochi, ai programmatori, agli avvocati, agli assistenti di dirigenti d’azienda, ai giornalisti (costa dirlo) è stata così vicina ed essere spiazzata da una macchina.
ChatGpt, ovvio, resta stupido e ottuso come un chatbot. Presenta le informazioni in modo molto fluido, ma non sa se ciò che dice è vero o falso. Les Echos, il quotidiano francese, gli ha fatto scrivere un articolo sulla crisi dell’energia che suona credibile ma declassa Elisabeth Borne da premier a ministra della Transizione ecologica e fornisce altre informazioni verosimili ma false. In questo forse la sua colpa è semplicemente di essere simile a molti esseri umani. Ma migliorerà. E pone ancora una volta la domanda che domina il confronto politico in Italia in queste ore: come educare i nostri figli e noi stessi in modo che le nostre conoscenze siano un valore aggiunto anche domani?