Corriere della Sera, 10 dicembre 2022
Lega, la mini-scissione in Lombardia
Tre consiglieri regionali lombardi hanno abbandonato il gruppo del Carroccio per dare vita, al Pirellone, a un nuova formazione in consiglio: quello del Comitato Nord, la costola dissidente nata da Umberto Bossi e che sabato scorso al Castello di Giovenzano, nel Pavese, ha radunato i critici della «gestione Salvini». I tre – Roberto Mura, Federico Lena e Antonello Formenti – hanno depositato ieri un documento in cui annunciano l’addio per «aderire al gruppo di nuova costituzione Comitato Nord» di cui hanno allegato persino simbolo, scritta e colori (quelli tipici della Lega, verde-giallo-blu). Un’operazione che arriva con un tempismo perfetto: entro le 24 ore dall’entrata in vigore del decreto del governo (emanato ieri) che fissa le prossime Regionali al 12 e 13 febbraio. In questo modo, spiegano alcune fonti, Mura, Lena e Formenti si garantirebbero la possibilità di correre in Lombardia senza dover raccogliere le firme in un così breve tempo. E soprattutto, senza dover subire impassibilmente l’espulsione – puntualmente arrivata – dalla Lega di Matteo Salvini. «Sarebbe opportuna almeno la correttezza – ha detto il coordinatore lombardo del Carroccio Fabrizio Cecchetti – perché parlare di scelta dettata da “criticità territoriali e abbandono delle tematiche autonomiste” è inverosimile, pensando che abbiamo cinque ministri lombardi, pensando ai miliardi sbloccati da Salvini per opere lombarde, pensando all’accelerazione data dal ministro Calderoli all’autonomia».
Ma la mossa dei tre ha incassato il «niet» dello stesso Comitato Nord, comunicato con una nota dei responsabili Paolo Grimoldi e Angelo Ciocca «concordata con Umberto Bossi»: «Serve unità e il Comitato Nord è nato con la finalità di fermare la dispersione. Noi siamo della Lega». E pur imputando il «malessere a dei responsabili» (leggi: Salvini), avvertono che «il rischio è di andare avanti in questo stillicidio». Ed è lo stesso Bossi a chiedere di «annullare» l’espulsione dei tre. «Chiederò a Salvini l’annullamento del provvedimento disciplinare per i tre consiglieri lombardi: la Lega ha bisogno di unità». E, ha aggiunto il «senatùr», «negli ultimi giorni abbiamo recuperato molte persone che si erano allontanate dalla Lega, e ci impegneremo a continuare su questa strada». «Il Comitato Nord – si legge nella nota – lotta per ridare identità alla Lega stessa e facciamo appello a tutti di non mollare, perché rinnovare è possibile». L’incognita è ora capire chi appoggerà il «Comitato Nord» alle Regionali del 12 e 13 febbraio: se il leghista Attilio Fontana o la civica sostenuta dal Terzo polo Letizia Moratti. Nel primo caso, significherebbe che Bossi e Salvini, incontrandosi, hanno deposto l’ascia di guerra. Nel secondo, invece, vorrebbe dire che il segretario federale ha scelto la linea dura contro i dissidenti, cacciandoli dal partito. Come, d’altronde, ha già fatto ieri con i tre consiglieri (la cui rielezione con la Lega, visti i sondaggi, sarebbe stata difficile).