Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  dicembre 09 Venerdì calendario

Usa, allo studio l’aerosol anti-caldo

Fallito il tentativo dei governi di frenare il riscaldamento del Pianeta, Bill Gates propone di ridurre le radiazioni solari spruzzando nella stratosfera (altitudine tra i 15 e i 30 chilometri) particelle di anidride solforosa: si formerebbe, così, uno scudo riflettente simile alle nubi generate dalle eruzioni vulcaniche che si spargono per migliaia di chilometri facendo calare per qualche tempo le temperature.
Non sono le idee folli di un miliardario megalomane: altre istituzioni americane e internazionali, dal Carnegie Council al Paris Peace Forum, stanno studiando la fattibilità tecnica di interventi di questo tipo, i relativi rischi (piogge acide, raccolti agricoli ridotti, alterazioni dei flussi idrici, mutamenti climatici diversi nelle varie aree geografiche) e la reale possibilità che tutti i Paesi arrivino (attraverso l’Onu?) a definire un sistema di governance planetaria della manipolazione del clima.
Ma adesso, dopo anni di studi riservati della Cia e di indagini della Darpa, l’agenzia tecnologica della Difesa Usa, che cerca di capire se altri Paesi preparano iniziative unilaterali di alterazione dell’ambiente, è scesa in campo anche la Casa Bianca: ha lanciato da qualche settimana un programma (durata 5 anni) per studiare l’efficacia di uno scudo aerosol nella stratosfera e la possibilità di contrastarne gli effetti negativi.
Non sono idee nuove: l’ingegneria climatica è materia di studio almeno dagli anni Ottanta. Ma fino a ieri sembrava roba futuribile, buona per romanzi di fantascienza distopica. L’aggravarsi delle emergenze climatiche e l’impotenza dei governi stanno trasformando la geoingegneria, da opzione remota, in estremo salvagente per l’umanità. Un anno fa in questa rubrica parlammo del rischio di giocare alla roulette russa col clima.
Oggi la percezione è cambiata: il semplice moltiplicarsi di discussioni e studi «normalizza» l’idea di tentare di modificare artificialmente il clima del Pianeta. Il rischio è che fattibilità e costi contenuti dello scudo (10 miliardi di dollari per avvolgere tutto il Pianete in una patina aerosol destinata a durare dai 6 mesi ai due anni) divenga un alibi per chi frena sulla transizione verso le energie rinnovabili. Tutti parlano con paura dello scudo aerosol, ma dicono anche che il caldo infernale potrebbe non lasciarci altra scelta: la roulette russa è più vicina.