Corriere della Sera, 9 dicembre 2022
Nasce il caccia invisibile
Londra Decolla oggi il progetto del nuovo super jet da combattimento Stealth sviluppato congiuntamente da Italia, Gran Bretagna e Giappone: il caccia di sesta generazione entrerà in servizio nel 2035 e sostituirà l’ormai superato Eurofighter Typhoon, nato negli anni ‘80 dalla collaborazione fra Italia, Spagna, Germania e Regno Unito.
È un balzo in avanti per le capacità di difesa dei tre Paesi, tanto più significativo perché avviene nel contesto della guerra scatenata in Europa dalla Russia di Putin. «Come leader di Italia, Giappone e Regno Unito – sottolineano i premier Meloni, Kishida e Sunak – siamo impegnati a sostenere l’ordine internazionale libero, aperto e basato sulle regole, cosa più importante che mai in un momento in cui questi principi sono contestati e le minacce e l’aggressione sono in crescita. Allorché la difesa della nostra democrazia, dell’economia e della sicurezza, e la protezione della stabilità regionale, sono sempre più importanti, abbiamo bisogno di forti partnership di difesa e sicurezza, sostenute e rinforzate da una credibile capacità di deterrenza».
Il nome ufficiale del nuovo supercaccia è Global Combat Air Programme (Programma globale aereo da combattimento) ed è il risultato della fusione del progetto Tempest anglo-italiano e del F-X giapponese: a mettere insieme le forze saranno l’italiana Leonardo, la britannica British Aerospace Systems e la nipponica Mitsubishi. Il nuovo aereo è un gioiello dell’alta tecnologia, basato sull’Intelligenza Artificiale e su sensori che gli permettono di raccogliere ed elaborare un’enorme massa di dati, può operare con o senza pilota ed è equipaggiato per portare anche missili ipersonici.
Come sottolineano fonti britanniche, di fronte a minacce che si evolvono e che mettono a rischio la possibilità di dominio aereo, è necessario introdurre nuove capacità, con un caccia di nuova generazione in grado di operare in ambienti altamente ostili in modo da poter controllare gli spazi aerei.
La fase concreta di sviluppo del supercaccia sarà avviata nel 2024: prima di essa i tre Paesi concorderanno la divisione dei costi, sulla base dei bilanci nazionali. «Abbiamo bisogno di essere all’avanguardia dei progressi nella tecnologia di Difesa – dirà oggi il premier britannico Sunak in visita a una base della Royal Air Force, da dove farà l’annuncio del progetto – in modo da superare e aggirare quelli che ci vogliono arrecare danno. La partnership internazionale che annunciamo oggi con Italia e Giappone punta proprio a questo, a sottolineare che la sicurezza delle regioni euro-atlantica e indo-pacifica sono indivisibili».
Perché non sfugge il significato politico del nuovo caccia, che i britannici considerano basato su una visione globale, non solo europea: l’ingresso di Tokyo indica la volontà di fronteggiare la minaccia cinese e Londra si pone così ancora di più al centro di un network di difesa che la vede impegnata nel Patto Aukus a fianco di Stati Uniti e Australia, garante della sicurezza per Svezia e Finlandia in attesa del loro ingresso nella Nato e ovviamente in prima fila nel sostegno all’Ucraina.
Ma anche per l’Italia si tratta di una scelta significativa, nel momento in cui il neo-Tempest nasce in competizione con un analogo progetto di caccia di sesta generazione sviluppato da Francia, Germania e Spagna. Anche se da Londra sottolineano che con Roma e Tokyo sono pronti ad allargare la cooperazione anche ad altri partner.