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 2022  dicembre 08 Giovedì calendario

Periscopio

Per i figli piccoli, considerati futuri vendicatori dei loro padri, erano stati organizzati appositi orfanotrofi. Nadeda Mandel’tam, Speranza contro speranza.

Ramzan Kadyrov, il dittatore ceceno, ha dichiarato d’essere in contatto col Commissario all’infanzia della Federazione russa per trasferire in Cecenia gli «adolescenti difficili» dagli oblast ucraini occupati. La rieducazione secondo Kadyrov dovrebbe basarsi su una «formazione militare-patriottica». Nello Scavo, avvenire.it.

Accamora picciulu è, ma quann’è grande, vuole fare vendetta. Don «Ciccio» Tommasino (Francis Ford Coppola, Il Padrino. Parte II).

Impermeabili alle critiche internazionali, gli autocrati moderni non provano alcuna vergogna a essere violenti. Le truppe russe non si preoccupano di nascondere le camere di tortura o le fosse comuni. [Pechino] si vanta di avere distrutto il movimento democratico popolare di Hong Kong. La giunta birmana non si vergogna di uccidere centinaia di manifestanti nelle strade di Rangoon. Questo tipo di disprezzo può degenerare in quello che [è stato] definito il «modello Maduro» di governo. Gli autocrati che lo adottano sono disposti [ad accettare] il collasso economico e l’isolamento, come ha fatto Maduro in Venezuela, se questo serve per restare al potere. È quello che fa Lukashenko in Bielorussia. Assad ha applicato il modello Maduro in Siria. Sembra essere ciò che ha in mente la leadership talebana a Kabul, è ciò che Putin vuole per la Russia. (…) Il loro obiettivo è arricchire se stessi e le loro famiglie, e mantenere il controllo. Anne Applebaum 1, il Foglio.

Lunedì i droni ucraini, modificati per garantire un’autonomia superiore al migliaio di chilometri e in grado di portare centinaia di chili d’esplosivo, hanno attaccato due basi aeree situate nel profondo del territorio russo. (…) Un ulteriore raid ha colpito un aeroporto militare nella regione di Kursk, da cui partivano missili e decollavano i jet destinati a compiere raid nell’Ucraina nord-orientale. È la risposta mirata e «chirurgica» agli attacchi indiscriminati dei russi, che da due mesi si concentrano senza tregua contro le infrastrutture civili ucraine. Lorenzo Cremonesi, CorSera.

«Quali sono i tuoi piani per i prossimi tre giorni? Unità, protesta, sciopero, rivoluzione». È l’appello alla rivolta che da giorni spunta sui muri, sulle panchine, sui finestrini degli autobus, giù dai cavalcavia e dai rami degli alberi, lo hanno attaccato ai pali della luce e sul fianco dei palazzi. (…) Nonostante le minacce delle forze di sicurezza, nonostante il freddo pungente e le notizie di nuovi arresti e di nuove condanne a morte, nei due giorni di sciopero a Teheran, Saqqez, Isfahan, Bushehr, Shiraz, Tabriz, Behbahan, [eccetera] i negozianti hanno chiuso le serrande. Le immagini delle strade vuote e del brulicante gran bazaar di Isfahan deserto erano impressionanti. Tatiana Boutourline, il Foglio.

La Cina allenta drasticamente le misure anti-Covid: quarantena a casa e vaccini per gli anziani. (…) È una grande vittoria per chi ha protestato nelle strade, anche se naturalmente le autorità presentano le aperture come una evoluzione delle scelte passate. Titolo di Repubblica.

Di solito pensiamo a queste storie – Russia, Iran, Cina – come appartenenti ad aree geografiche diverse. Pensiamo che abbiano poca relazione l’una con l’altra. Ma il fatto che tutto ciò stia accadendo contemporaneamente non è una coincidenza. Sono strettamente collegate. Anne Applebaum 2, il Foglio.

Prima condanna secca per la Trump Organization. (…) La giuria ha stabilito che due entità del gruppo, la Trump corporation e la Trump Payroll corporation hanno frodato il fisco, falsificando i conti aziendali. Giuseppe Sarcina, CorSera.

Elly Schlein, sostenuta da un fronte politico interno che ritiene necessario bollare come di destra tutte le stagioni di maggiore popolarità vissute dal Pd, dal 33 per cento di Walter Veltroni al 40 per cento di Matteo Renzi, sembra voler avallare la teoria che il partito per essere «un amalgama ben riuscito», citazione dalemiana, (…) debba entrare con urgenza nella stagione della nobile difesa della rendita. Claudio Cerasa, il Foglio.

I piccoli tiranni, minacciati dai grandi, / sinceramente credono / di amar la Libertà. W.H. Auden, Shorts.

Annunciando «una riforma garantista e liberale del Codice Penale, anche facendo ricorso a una modifica costituzionale», Carlo Nordio lancia una sfida ai pm. «L’obbligatorietà dell’azione penale si è tradotta in un intollerabile arbitrio» dice alla Commissione Giustizia del Senato. Ipotizza anche «una profonda revisione delle intercettazioni». Buongiorno Rep: di Maurizio Molinari.

Carlo Bonini, su Repubblica, ha paragonato il guardasigilli in carica a Nerone [l’incendiario] piuttosto che a Giustiniano [al quale si deve «il Corpus iuris civilis, una compilazione della legge romana tutt’oggi alla base del diritto civile, l’ordinamento giuridico più diffuso al mondo» (Wikipedia)]. Francesco Damato, graffidamato.com.
Alla fine – e ci risiamo – è costretta a parlare lei, Giorgia Meloni, per mettere la più classica delle toppe, dopo l’improvvida replica di Giovanbattista Fazzolari a Bankitalia, rozzo mix di cultura anti-establishment e complottismo vittimista in nome del popolo sulle perfide trame delle banche, sulla cosiddetta «moneta privata» (che ancora non si capisce cosa sia) e l’altrettanto rozza dichiarazione distensiva su Bankitalia da parte dello stesso in mattinata, accompagnata da un po’ di propaganda da comizi di periferia sulla sinistra «hasta Visa siempre». Alessandro De Angelis, HuffPost.

POLONIO Che cosa state ascoltando, mio signore? AMLETO Parole, parole, parole. William Shakespeare, Amleto.

Quando un politico porta avanti un discorso, io faccio dieci passi indietro. Roberto Gervaso.