Corriere della Sera, 8 dicembre 2022
Le quattro partite delle semifinali
DOHA Ventotto gol negli ottavi sono un record e la premessa per una chiusura di Mondiale pirotecnico. Servono qualità, concretezza, esperienza. Sei delle otto protagoniste hanno giocato almeno una volta una finale, quattro hanno alzato al cielo la Coppa. Il Portogallo risponde con due semifinali. Il Marocco non ha titoli da esporre, ma è l’orgoglio dell’Africa e del mondo arabo e non intende smettere di stupire. In gioco ci sono le stelle Mbappé, Messi e Neymar e tanta bella gioventù della generazione Z: Vinicius, Alvarez, Bellingham, Foden, Saka, Gvardiol e ora anche Gonçalo Ramos. Il divertimento è assicurato.
Croazia-BrasileVent’anni senza vincere il Mondiale, certo. Ma anche vent’anni dall’ultima semifinale raggiunta. Da lì in poi la Seleçao non ha più superato l’ostacolo europeo, uscendo contro Francia, Olanda, Germania e Belgio. Per Tite adesso c’è la Croazia vicecampione in carica, una squadra che fra lo scorso Mondiale e questo ha perso solo una partita nei 90’, la finale contro la Francia a Mosca (4-2). Però Neymar ha recuperato, Casemiro in forma Real e Paquetà sono pronti a sfidare il trio Modric-Brozovic-Kovacic e a batterli sul ritmo. Alla Croazia manca un centravanti di alto livello, ma c’è il nuovo fenomeno al centro della difesa, il 20enne Gvardiol del Lipsia, il gladiatore mascherato pronto a prendere di petto Richarlison, Vinicius e naturalmente Neymar. Il realismo del c.t. Dalic e il talento di Modric ancora non lucidato del tutto in questa Coppa sono un pericolo, ma il Brasile, con la sua tecnica, la sua velocità e la sua difesa di ferro, resta nettamente favorito.
Olanda-ArgentinaSi sfidano l’allenatore più vecchio qui al Mondiale e quello più giovane. Il santone Van Gaal, 71 anni, contro il rivoluzionario Scaloni che ne ha 44. Olanda-Argentina è meno scontata di quanto possa apparire e non soltanto perché la Seleccion non ha mai vinto con gli Oranje entro il novantesimo. Van Gaal è un olandese atipico, per lui la tattica viene prima dello spettacolo e certe spericolatezze non fanno parte del suo repertorio. Burbero, scostante, diretto. Antipatico, però geniale. L’Olanda si fonda sul gigante Van Djik in difesa, sui gol di Gapko (3) in attacco e sulla spinta di Dumfries a destra senza trascurare la rinascita di Depay. Scaloni ha rivoluzionato con successo l’Argentina dopo la clamorosa sconfitta con l’Arabia. Si affida a Messi, ha scoperto Alvarez e il Musico Fernandez in regia. Adesso deve recuperare Lautaro.
Marocco-PortogalloIl quarto meno prevedibile. Il Marocco ha lo sguardo feroce del suo allenatore, lo sconosciuto Walid Regragui, in carica da 4 mesi, l’imbucato alla festa dei migliori otto del mondo. Dopo aver eliminato la Spagna, sogna lo sgambetto al Portogallo. L’esclusione clamorosa di Ronaldo può essere la svolta per Fernando Santos, che si è preso un rischio ma è stato ripagato dalla squadra. Gonçalo Ramos, tripletta al Mondiale nella prima da titolare, è l’ultima scoperta di un gruppo giovane, talentuoso e determinato. L’obiettivo minimo, e non certo impossibile, è la replica della semifinale 2006.
Inghilterra-FranciaIn Russia gli inglesi sfruttarono il tabellone più facile battendo Colombia e Svezia. Al primo ostacolo serio, la Croazia in semifinale, si fermarono. In mezzo c’è stata la sconfitta a Wembley nella Eurofinale con l’Italia. Però i boys di Soutghate, Saka e Rashford che sbagliarono i rigori con gli azzurri, sono cresciuti, capitan Kane è il leader con il suo esempio e i suoi gol e il 19enne Bellingham sta trascinando la squadra. Basteranno contro i campioni del mondo in carica? Mbappé quattro anni dopo segna con facilità ancora più irrisoria, Griezmann lavora per due, Giroud è l’ingranaggio perfetto in attacco. E Theo Hernandez sulla sinistra crea un asse con Mbappé che può scardinare la difesa inglese. L’equilibrio francese però è meno solido, perché tra le tante assenze (Benzema, Pogba su tutti), quella di Kanté non è rimediabile. Deschamps parte in pole position, con un Mbappé in più nel motore.