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 2022  dicembre 06 Martedì calendario

Intervista a Francesca Fagnani

La voce sprizza felicità, la belva promossa da Amadeus primadonna del festival di Sanremo per una sera non nasconde la gioia: «Non sono ipocrita», dice Francesca Fagnani, «è davvero una bella sorpresa».
L’annuncio è stato dato dal conduttore durante la puntata diViva Rai 2! ,Fiorello si è collegato con la giornalista: «Col suo programma è riuscito a creare la magia radiofonica in televisione, resta un fuoriclasse assoluto». Così dopo Gianni Morandi e Chiara Ferragni, protagonista della serata di apertura e della finale, arriva Fagnani. Quarantasei anni, esperta di cronaca criminale, curiosa e senza pregiudizi. Mette le mani avanti: «Guardi che non so ancora niente, non so cosa farò, come sarà il festival. So solo che il cast, come direbbe Valeria Marini, è “stellare”».
Preferiti?
«Il ritorno di Anna Oxa mi sembra un colpaccio, sono contentissima di rivedere Marco Mengoni all’Ariston.
Il grande merito di Amadeus è aver riportato i ragazzi a guardare il festival e aver scelto canzoni che sono diventate tutti successi, la qualità delle canzoni».
Quando l’ha chiamata?
«Pochi giorni fa. Veramente prima mi ha mandato un messaggio e poi mi ha telefonato. Sono saltata per la gioia».
Dica la verità, in Rai nessuno aveva accennato a qualcosa?
«Scherza? Assolutamente inaspettato. Mi sento onoratissima di salire su quel palco per una sera. Lo so che è importante, detto senza retorica».
Reazioni in famiglia? Suo padre come ha commentato?
«Prima di “sono contento”, mi ha detto: “E come fai con le scale?”».
Grande senso pratico.
«Porto 40 di scarpe, spero che i gradini siano abbastanza lunghi. Poi mi dico: se ce l’ha fatta Amadeus che porterà 46, posso farcela anch’io».
Il suo compagno Enrico Mentana
che cosa ha detto?
«Enrico ha condiviso l’entusiasmo, era molto contento, mi ha visto lavorare tanto in questi anni. Era felice per me».
Le sue maratone tv non si contano, ma lui il Festival non l’ha mai fatto.
(Ride). «E già».
Si sarà chiesta perché Amadeus l’ha scelta?
«Come ha già fatto gli scorsi anni, vuole portare personalità femminili diverse. Vedo l’approdo all’Ariston come un riconoscimento del mio lavoro, per quello che ho fatto in precedenza, le inchieste e le interviste. Sicuramente per l’insieme. Oggi sono al servizio di Sanremo».
Non teme le belve, lei ha una bella personalità.
«Personalità sì, ma non porto a Sanremo quel modo di fare le interviste. Vedere riconosciuto il lavoro è importante. Belve non è un format che aveva una lunga storia, si è affermato su Rai 2, una rete che sta sperimentando con i social».
A Sanremo era già stata come inviata, ora sarà protagonista del gioco: che effetto fa?
«C’ero andata come inviata di Michele Santoro per seguire il dietro le quinte. Lui ha sempre saputo raccontare la pancia del Paese, non è snob. Mi disse: “Andiamo a vedere”.
La cosa che colpisce è l’enorme partecipazione da tutta Italia, milionidi persone che aspettano l’evento, un investimento emotivo enorme. È davvero una festa nazionale».
Seguiva il Festival?
«Ricordo Sanremo da sempre, l’abbiamo sempre guardato. Fa parte della mia vita e della mia formazione televisiva. Gli appuntamenti fissi erano Fantastico , da piccola, e poi Sanremo. Il festival era una seconda festa di Natale».
Le primedonne che l’hanno colpita?
«Mi aveva molto divertito Michelle Hunziker per la sua allegria, e poi Antonella Clerici. Gioiosa e aggraziata, aveva saputo interpretare benissimo lo spirito della festa, che caratterizza Sanremo».
Le donne sul palco dell’Ariston in genere fanno monologhi, portano temi importanti proprio perché Sanremo è una cassa di risonanza.
«Non abbiamo ancora parlato e pensato cosa fare, sicuramente studieremo qualcosa. Mi farà piacere portare temi a me cari».
Comunque tutto si amplifica, nel bene e nel male. È anche una bella responsabilità lo sa?
«Oddio mi sembra mio padre, mi farete venire l’ansia. Perché, appunto, c’è un coinvolgimento emotivo di tutto il Paese, e parli a un pubblico trasversale: so che devi prestare la massima attenzione».
Il festival cambia le carriere: c’è un prima e un dopo. Dopo Sanremo che cosa pensa di fare?
«L’unico percorso a cui penso adesso sono le scale, un gradino alla volta».
Come si vestirà?
«No, è ancora tutto all’inizio. La favola merita l’abito adatto, cercherò di non vestirmi da suora laica».
Le belve hanno un cuore, pensa di portare le sue cagnoline?
«Magari, a casa abbiamo due Cavalier King. Mi dispiace lasciarle. Sarebbe un sogno avere con me Nina e Bice, detta Scampia, che è la mia ombra».