il Fatto Quotidiano, 5 dicembre 2022
Intervista a Vincenzo Visco
“Quando si troveranno incartati, immobili e in mezzo al guado e i cantieri non partiranno e magari le piazze inizieranno a infuocarsi di contestazioni, temo che inizieranno a prendersela con la democrazia. Troppa democrazia blocca le decisioni, riduce l’efficienza. Noi della destra siamo incolpevoli, e qui il filone mediatico contro quelli che si chiameranno i mille ostruzionismi. Temo dunque che il prossimo attacco, ben più pericoloso, sarà alla inefficienza della democrazia. E sarà questo il terreno più pericoloso”.
La diagnosi infausta è di Vincenzo Visco, che il centrodestra ha sempre arruolato come il peggior nemico di sempre: “Hanno messo Dracula all’Avis”, dissero quando Prodi lo indicò alle Finanze.
Questi qui hanno la testa voltata al secolo scorso. Imporre i contanti contro il pagamento digitale è un atto di avversione al principio di realtà, contro questo tempo. Vedo tanto fascistume in azione, una sorta di crocevia romantico che tiene l’orologio della destra fermo. Ma c’è poca qualità. Perché al fondo questi qua sono parecchio scarsi.
Le sarà venuto il coccolone quando ha visto la flat tax per gli autonomi, l’aumento del tetto del contante, la nuova battaglia contro la carta di credito.
È il loro orto elettorale e lo coltivano senza nemmeno l’imbarazzo di mimetizzare i favori. Ho amici sindacalisti che mi riferiscono le valutazioni del governo davanti alle perplessità da parte degli interlocutori sulle scelte di politica economica. Loro dicono: lo sappiamo ma tuteliamo la nostra area elettorale di riferimento.
Lei scommette che Meloni non resisterà?
Penso che sia tosta e tonica, sappia fare politica e questo è un punto a suo favore. A sfavore invece l’inconsapevolezza degli effetti della sua azione, di ciò che sta mettendo in campo. Vedevo sorridendo uno spot in cui attaccava le accise sulla benzina. Oggi non solo non le tocca ma le rialza. Vede? È inconsapevole di quel che si può fare e quel che non si può fare.
Il Pnrrr da grande chance per un nuovo inizio dell’Italia a trappola per topi. Il governo è imballato, l’apparato statale inadeguato, gli altri livelli politici (Regioni e Comuni) irresponsabili.
Secondo me l’Italia non sarà in grado di spendere i soldi. Però noto che il commissario Gentiloni ha dato il via libera per la seconda tranche dei danari, quindi la sua valutazione è positiva.
Danari in cassa ma appalti zero.
Secondo me l’Europa farà casino sulla nostra nuova politica fiscale. Si tiene riparata per adesso, ma è pronta a scagliare un pugno sul musetto dell’Italia.
Meloni è pronta alla guerra contro l’Europa.
Meloni venderà cara la pelle. Conterà secondo me il carattere autoritario del governo che cambierà presto registro vocale e linea d’attacco.
Cioè?
Abbiamo già visto gli effetti del trumpismo in America. Qui in Europa la destra inizierà a prendersela con la democrazia, dirà che è troppa la democrazia in giro, troppi galli nel pollaio e poca efficienza. Quella è la china più pericolosa, spero che l’opposizione si svegli.
Il Pd è in ambasce.
Vedo qualche dichiarazione del Pd contro queste plateali forme di ingiustizia sociale e fiscale. Spero che mettano la testa a posto.