Corriere della Sera, 5 dicembre 2022
Faida per i milioni dei Rothschild
Di fronte all’eredità anche le famiglie più unite possono sfaldarsi. Quando la posta in ballo è qualcosa come 600 milioni di sterline, la tensione è forse inevitabile. A due settimane dalla perdita del capostipite, il ramo britannico dei Rothschild, dinastia bancaria dalla storia secolare, è in preda a faide interne che hanno allontanato la (terza) moglie del defunto Sir Evelyn dai figli di lui, lasciati a mani vuote dal testamento.
Il controllo del patrimonio della famiglia sarebbe stato intestato alla vedova, Lynn Forester, Lady de Rothschild, 68 anni, statunitense, e non ai figli Jessica, David ed Anthony. Stando alla ricostruzione di alcuni giornali britannici, la difficile relazione all’interno del casato è stata evidenziata anche dalla regia delle esequie tenutesi alla sinagoga liberale di St John’s Wood, a Londra. La cerimonia è stata orchestrata da Lady de Rothschild, che si è seduta al primo banco affiancata dai suoi figli (nati da un precedente matrimonio). I figli di Sir Evelyn sono invece stati messi lateralmente, tanto che la figlia Jessica, in segno di protesta, ha deciso di non unirsi alla processione che al termine ha seguito il feretro.
Come se ciò non bastasse, il discorso principale al funerale è stato affidato non ai figli, non a Lord Jacob, quarto barone de Rothschild e cugino di Sir Evelyn, bensì all’ex presidente Usa Bill Clinton, arrivato a Londra con la famiglia. I contrasti devono essere sembrati chiari anche a lui se nel suo intervento ha fatto appello all’unità: «Negli ultimi giorni – ha detto – ho pensato molto a Evelyn e all’ambiguo privilegio di nascere con un nome famoso ereditando l’obbligo di prendere decisioni su cosa farai dell’identità, dei mezzi e dei privilegi che ora ti appartengono e tutte le complicazioni che li accompagnano. A tutti voi che siete venuti qui con dubbi irrisolti e risentimenti – ha aggiunto – vi chiedo di perdonare».
Stando a conoscenti della famiglia, è difficile che le parole di Clinton abbiano l’effetto desiderato. Gli amici di vecchia data precisano tra l’altro che ha conosciuto Sir Evelyn appena 25 anni fa. «Il cugino Jacob sarebbe stata la persona cui chiedere di parlare, Evelyn ha vissuto 91 anni, ha avuto una vita piena prima di sposare Lynn, non è giusto interpretarla solo nell’ottica di questo ultimo capitolo».
Particolarmente sconcertante, per gli amici, è la decisione di lasciare tutto alla moglie, una donna che, sottolineano, non conosce bene il Regno Unito, è più interessata alla politica statunitense e con ogni probabilità deciderà di usare il capitale oltreoceano. Storicamente questo ramo dei Rothschild è legato alle maggiori innovazioni e campagne britanniche, dalla battaglia di Waterloo, al canale di Suez, alla metropolitana di Londra. Se il motto latino del casato è«concordia, integritas, industria», su quest’ultima generazione aleggia un clima di ostilità, se neanche al funerale – al quale hanno partecipato l’ex premier Tony Blair e la duchessa di York Sarah Ferguson con la figlia Beatrice, mentre re Carlo ha spedito un «elegante lettera di condoglianze» – i parenti sono riusciti a trovare il modo di andare d’accordo.