Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  dicembre 02 Venerdì calendario

“LA TV ITALIANA È SOGGETTA A REGIME FEUDALE, TUTTO UN INVITARSI E UNO SCAMBIARSI CORTESIE TRA I FEUDATARI E I LORO VALVASSINI” – NANNI DELBECCHI SBERTUCCIA MARCO DAMILANO CHE NEL SUO SALOTTO DI RAI3 HA INVITATO LUCIA ANNUNZIATA, CONDUTTRICE DELLA MEDESIMA RETE PER FARLE PRESENTARE IL SUO LIBRO: “LA SINISTRA SI STUPISCE DELLA ROVINOSA EMORRAGIA DI CONSENSI, MA DOVREBBE STUPIRSI DEL CONTRARIO PER COME SI OSTINA A VEDERE SOLO SE STESSA, AUTORECLUSA NELLA PROPRIA EGEMONIA TERMINALE…” -

La tv italiana è soggetta a regime feudale, tutto un invitarsi e uno scambiarsi cortesie tra i feudatari e i loro valvassini, l'ultimo grido è il conduttore oggi opinionista in un altro salotto, domani nel suo salotto dove invita come opinionista il conduttore che lo aveva invitato.

Non avrai altra realtà fuori da quella che il video racconta, eppure qualche record di autoreferenzialità è attingibile: martedì sera su Rai3 Il cavallo e la torre ha piantato la sua bandierina. A questo format di stretta attualità e di tradizione nobile (La cartolina di Andrea Barbato, Il Fatto di Enzo Biagi), Marco Damilano ha dato un tocco di ricettività intima, vagamente sepolcrale. Punta sull'ospite del giorno. E chi era l'ospite del giorno, nel chiaroscuro caravaggesco di Rai3? Lucia Annunziata, conduttrice su Rai3.

E qual era il fatto del giorno? La presentazione del nuovo libro di Lucia Annunziata, L'inquilino, che Annunziata aveva appena presentato a Quante storie, su Rai3. (…)

Non varrebbe la pena occuparsi di questa goccia se non fosse così rappresentativa del mare. La sinistra si stupisce della rovinosa emorragia di consensi, del "Paese consegnato alla destra", ma dovrebbe stupirsi del contrario per come si ostina a vedere solo se stessa, autoreclusa nella propria egemonia terminale. Se il resto del mondo o è fascista o non esiste, perché dovrebbe esistere lei per il resto del mondo?