Il Messaggero, 2 dicembre 2022
Il boom di richieste al Banco dell’energia
La crisi economica non sembra ancora dare tregua. Secondo i dati dell’Oipe, l’Osservatorio italiano sulla povertà energetica, sono 2,2 milioni le famiglie in condizioni di povertà energetica, l’8,5% delle famiglie italiane. Non solo. Dall’indagine effettuata da Ipsos, emerge come il problema più pressante per gli italiani comprenda occupazione e stato dell’economia (43%). Energia, gas e carburanti, oltre ai prodotti alimentari, sono invece le categorie di spesa su cui oltre l’80% degli italiani ha registrato aumenti. L’aumento del costo dell’energia, legato anche al conflitto tra Russia e Ucraina, è considerato la principale causa dell’incremento dei prezzi degli altri beni e servizi.
Il 47% degli intervistati si aspetta una riduzione dei propri consumi energetici durante l’inverno. Per reagire a questa situazione, Banco dell’energia ha lanciato nell’ultimo anno oltre 20 progetti su tutto il territorio nazionale, grazie al supporto di enti e aziende partner. In particolare, in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, a Roma è stata promossa un’iniziativa contro l’aggravarsi di situazioni di povertà strutturale: 100 i nuclei destinatari delle azioni di sostegno al reddito, attraverso il pagamento delle utenze, e di formazione all’uso consapevole dell’energia. «È necessario agire immediatamente per sostenere le persone più vulnerabili dal punto di vista economico e sociale sono le parole di Marco Patuano, presidente del Banco dell’energia e di A2A - Un obiettivo ambizioso e concreto per cui abbiamo già fatto dei passi importanti grazie in particolare al contributo di enti e società, come Comunità di Sant’Egidio e Croce Rossa Italiana, che hanno deciso di fare sistema e collaborare attivamente con il Banco dell’energia. E grazie alla partecipazione delle aziende che entreranno a far parte del board del Banco nella nuova governance della Fondazione. Abbiamo bisogno di unire le forze e riuscire a ridurre la povertà energetica».