ItaliaOggi, 1 dicembre 2022
I tedeschi non leggono più i libri ai figli
È preoccupante la percentuale dei bambini e dei ragazzi che soffrono di depressione, o hanno disturbi di concentrazione, ci si allarma in Germania. Colpa dei due anni di isolamento a causa del Covid, e si chiede un intervento per assicurare assistenza psicologica da parte di terapeuti. La famiglia e la scuola non bastano. Probabilmente sono superficiale, ma forse basterebbe che i genitori tornassero all’antica consuetudine di leggere a voce alta per i figli, favole per i più piccoli, libri per adulti ai figli più grandi.
Si credeva che il Vorlesen: la lettura a voce alta, fosse aumentata durante il lockdown, ed invece è avvenuto il contrario. Chiusi in casa, a quanto pare, ci si è limitati a mettere i figli davanti alla tv, fin dal mattino, o lasciare che passassero il tempo con il cellulare. Circa la metà dei genitori non legge per i figli, esattamente il 44%, tre anni fa, prima della pandemia, era il 38%. I tedeschi sono pessimisti per natura e comprensibili motivi storici, ma la percentuale non mi sembra poi così bassa, a giudicare da italiano. Quanti da noi leggono ancora per i figli? Non è facile e ci vuole pazienza. Mia figlia a quattro anni voleva che ogni sera le leggessi sempre la stessa favola, e si accorgeva se osavo cambiare una sola parola, o saltassi addirittura un capoverso. Ricordo ancora le peripezie dell’orso Pietro nell’estremo Nord. Non ero un’eccezione, lo consideravo normale.
Leggere a voce alta è una tradizione in Germania, per quanto in declino. Lo pretendono dagli autori alla presentazione dei loro libri. Bisogna leggere almeno un paio di pagine. Io cerco di sottrarmi, proponendo che al mio posto legga magari la mia traduttrice. Temo che il mio accento non sia all’altezza, non è come conversare, leggendo a voce alta è facile perdere il giusto ritmo e le frasi in tedesco diventano incomprensibili, anche perché sono costruite al rovescio come in latino. La fine è la chiave di tutto. Ma è importante, sostengono, sentire la voce dell’autore. Un lettore eccezionale era Gunter Grass, all’altezza di un grande attore. Le sue presentazioni diventavano uno spettacolo.
Per la verità, leggere ad alta voce non è facile neanche per gli attori, alcuni tendono a declamare. Ho ancora da qualche parte i dischi con le incisioni di Vittorio Gassman, che recita Alle cinque della sera di Garcia Lorca, e di Arnoldo Foà alle prese con L’infinito di Leopardi. Ho un giradischi, potrei riascoltarli, ma preferisco non rovinare il ricordo. Radio 3 mantiene la lettura a puntate di romanzi al pomeriggio. Sono bravissimi Andrea Giordana e Massimo Populizio. Grazie a loro sono andato a rileggermi I tre moschettieri e Ragazzi di vita.
Aiuta i bambini a scrivere meglio, si spiega, e sono più bravi dopo anche in aritmetica, o in storia. Tre milioni di bambini e di ragazzi avrebbero difficoltà a leggere a scrivere in modo corretto, leggono parola per parola ma non capiscono il senso, neanche di un fumetto di Topolino. La lettura dovrebbe iniziare già nei primi anni all’asilo. Nel 40% delle famiglie in Germania non si trovano libri per bambini.
Un problema sempre più grave per le case editrici che pubblicano libri per l’infanzia: 48 editori riferiscono di aver ricevuto nel corso di quest’anno 9.200 richieste da kindergarten e scuole elementari che vorrebbero ricevere libri in omaggio. Dovrebbero comprarli, come avveniva in un recente passato, ma sostengono di non avere fondi sufficienti.
I libri per bambini sono di solito molto belli, con illustrazioni raffinate, ma si trovano edizioni economiche, volumetti per un euro.
Solo a Berlino ci sono 82 biblioteche pubbliche, la frequenza è gratuita per i ragazzi, la tessera per gli adulti costa dieci euro per un anno. Non è un problema per le famiglie ottenere libri per i figli da leggere insieme la sera, magari non ogni giorno invece della tv, basterebbe una volta alla settimana. Tre anni fa, l’8% dei genitori non leggeva ad alta voce per i figli, oggi sono il 19%, un bambino su cinque in Germania non ha mai ascoltato una favola, una novella, letta ad alta voce, a casa oppure a scuola.