DAGOREPORT, 1 dicembre 2022
AGNELLI SCANNATI! CHIESTO IL PROCESSO PER ANDREA AGNELLI E GLI ALTRI INDAGATI - LE 13 RICHIESTE DI RINVIO A GIUDIZIO SARANNO NOTIFICATE NEI PROSSIMI GIORNI, FRA GLI ALTRI, ANCHE A NEDVED, ARRIVABENE E PARATICI - L’ATTUALE DS DELLA JUVE CHERUBINI, IN UNA INTERCETTAZIONE, NON USA MEZZI TERMINI SU PARATICI: “CON LUI NON SI POTEVA RAGIONARE, FINCHÉ C'È STATO MAROTTA GLI METTEVA UN FRENO. GLIEL'HO DETTO PIU' VOLTE: STIAMO ESAGERANDO” – COME DAGO-RIVELATO ELKANN RIVUOLE MAROTTA - DAGOREPORT -
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ANDREA AGNELLI Da gazzetta.it Appuntamento in tribunale per Andrea Agnelli e il resto dello staff dirigenziale (dimissionario) della Juventus. I magistrati della procura di Torino hanno firmato e depositato la richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento sui conti della società bianconera. L'atto, oltre all'ormai ex presidente e al suo vice Pavel Nedved, riguarda altre undici persone. Escono di scena, secondo quanto è trapelato, i componenti del collegio sindacale, la cui posizione è stata stralciata: è probabile che per loro il caso verrà archiviato.
L'atto d'accusa ricalca quello contenuto nell'avviso di conclusione delle indagini preliminari che era stato notificato agli indagati lo scorso 24 ottobre: le plusvalenze artificiali per 155 milioni di euro, le notizie false sulla manovra stipendi, le perdite di esercizio inferiori a quelle reali. False comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, dichiarazioni fraudolente con utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, ostacolo alle autorità di vigilanza.
La posizione degli indagati però potrebbe aggravarsi perché nell'ultimo mese sono emersi altri elementi. Si tratterebbe di un `giro´ di denaro di cui non c'è traccia nel bilancio: debiti extra per decine di milioni sulla compravendita dei calciatori, compresi i 19 milioni da restituire a Cristiano Ronaldo sulla base dell'ormai famosa `carta segreta´ (mai trovata, che gli inquirenti sono convinti di avere ricostruito nei suoi contenuti essenziali). La procura avrà il tempo e il modo per aggiornare i capi d'accusa.
CHERUBINI VS PARATICI Da calciomercato.com
(…) La sera del 22 luglio l'attuale ds bianconero, Federico Cherubini, è stato intercettato al ristorante 'Cornoler', dove i militari del nucleo di polizia economico finanziaria sono riusciti a piazzare le microspie. Cherubini parla con l'ex direttore finanziario della Juve, Stefano Bertola, e non usa mezzi termini su Paratici: "Con Fabio non si poteva ragionare, finché c'è stato Marotta gli metteva un freno... Si poteva svegliare la mattina e firmare 20 milioni senza che nessuno gli dicesse niente. Gliel'ho detto più volte: stiamo esagerando", riporta Repubblica. Ulteriori frasi arrivano da Il Corriere della Sera: "Io l'ho detto a Fabio: 'E' una modalità lecita, ma hai spinto troppo'. E lui mi rispondeva: 'Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla'. Fabio ha avuto carta libera".
CONTI IN ROSSO Andrea Rinaldi per il “Corriere della Sera”
«La Juventus non ha bisogno di nuovo capitale». John Elkann getta acqua sul fuoco che sta divampando attorno al club in questi giorni e lo fa incalzato dalle domande degli analisti dal palco dell'investor day di Exor ad Amsterdam.
«La situazione è molto chiara, così come la direzione verso cui proseguire», ha minimizzato il Ceo della finanziaria di casa Agnelli, azionista del club: «La Juventus avrà un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da un professionista di qualità come Gianluca Ferrero, un valido direttore generale che guiderà la società e ha ottime capacità nelle aree in cui la Juventus è presente: Maurizio Scanavino. E un allenatore molto forte, Massimiliano Allegri». «Il calcio - ha spiegato Elkann - è un settore di valore e pensiamo che con gli ingredienti che ha la Juventus possa diventare una società di valore ancora maggiore rispetto a quello che ha oggi».
La squadra ha chiuso il 2021 con 254,3 milioni di euro di debito che porta il rosso degli ultimi cinque anni a 612 milioni. Numeri che fanno a pugni con la patrimonializzazione, attestatasi a 169,4 milioni dopo tre aumenti capitali in crescendo negli ultimi dieci anni: 120 milioni nel 2011, 300 milioni nel 2019 e 400 milioni nel dicembre scorso.
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