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 2022  novembre 29 Martedì calendario

Matt Hancock, l’ex ministro della Salute britannico alla sua isola dei famosi incassa più televoti dei conservatori

Londra Una resurrezione (politica) via reality show: è l’improbabile parabola (o sarebbe meglio dire iperbole) di Matt Hancock, l’ex ministro della Salute britannico passato dalla polvere della gestione del Covid agli altari de «L’Isola dei famosi» (che a Londra si chiama I’m a celebrity, get me out of here, ossia «Sono una celebrità, tiratemi fuori di qui»).
Hancock era diventato uno dei politici più vituperati del Regno Unito, responsabile della disastrosa gestione della prima fase della pandemia, dalla strage di anziani nelle case di riposo alla carenza di equipaggiamento protettivo per il personale sanitario. Ma la tegola che alla fine lo aveva costretto alle dimissioni era stato uno scandalo pruriginoso, come ormai da tradizione per i ministri conservatori: le telecamere a circuito chiuso lo avevano sorpreso a ricevere l’amante nel suo ufficio, in violazione delle regole sul lockdown (iconico il fermo immagine di lui che abbranca la signora, strizzandone cupidamente il sedere).
La marachella – che lo aveva ridotto a una macchietta – gli era costata il divorzio e la cacciata dal governo. Ma lui ha trovato una strada per la riabilitazione in linea con lo spirito dei tempi: un reality televisivo. Eppure, quando era stata annunciata la sua partecipazione alla versione britannica de L’Isola dei Famosi, le reazioni erano state furibonde: i conservatori lo avevano sospeso dal partito, migliaia di reclami erano stati inoltrati all’Autorità di vigilanza sulle telecomunicazioni e l’associazione dei parenti delle vittime del Covid aveva protestato vivamente (anche perché Hancock andava a intascare 400 mila sterline, quasi mezzo milione di euro).
Ma alla fine l’ex ministro ha visto giusto: perché in breve con le sue imprese è diventato il beniamino del pubblico e alla fine, anche se si è classificato terzo, è stato lui il vincitore morale del reality. Anche perché ce l’ha messa tutta, sottoponendosi alle prove più estreme : sul set in Australia ha trangugiato (previa bollitura) un pene di cammello, un ano di vacca e una vagina di pecora, ha immerso la testa in una vasca piena di anguille e ragni d’acqua, ha bevuto frullati di vermi...
«Volevo solo mostrare chi sono come persona – ha detto Hancock al termine della puntata finale —. Molta gente si avvicina a me con idee preconcette per ovvie ragioni, ma io volevo solo essere me stesso. Credo in realtà che noi politici non veniamo percepiti abbastanza come esseri umani». Ma la cosa più incredibile è che ha finito per trovare schiere di fan tra i giovanissimi, che seguivano le sue gesta rilanciate via Instagram e TikTok, dove ha acquisito decine di migliaia di follower.
Alla fine ha votato per lui una massa di telespettatori ben più vasta di quanti elettori lo avevano votato nella vana sfida per la leadership che aveva lanciato dopo la caduta di Boris Johnson. Tanto che ora si parla di un suo ritorno in politica in prima linea: «Non si aspetta di rientrare al governo – ha detto un suo ex consigliere al Times – ma ha grande esperienza e molto da offrire: mi intriga vedere cosa farà adesso». Anche se è più probabile che lucrerà sulla sua nuova fama grazie a libri e tv, dimostrando che la politica è come un reality show. E viceversa.