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 2022  novembre 28 Lunedì calendario

Bullismo alla Caritas: il papa silura Tagle, tra i favoriti del Conclave

Bullismo alla Caritas, nientedimeno. Sembra un ossimoro, ma è la realtà. “Bullismo, dispetti e scontri” (Il Giornale) nel personale che manda avanti l’organismo di servizio della Cei, di vitale aiuto in questa emergenza pandemico-bellica per l’assistenza che offre. Al punto che – è notizia della scorsa settimana – papa Francesco ha deciso di azzerare gli incarichi di Caritas Internationalis (deputata a coordinare 162 organizzazioni in tutto il mondo), nominando per decreto un commissario straordinario, Pier Francesco Pinelli, esperto di sistemi gestionali e finanziari.
Motivazioni a parte, a fare notizia è anche la palmare bocciatura del cardinale Luis Antonio Tagle, presidente di Caritas Internationalis dal 2015. Filippino di 65 anni, Tagle viene indicato come il “Francesco asiatico” ed è stato voluto a Roma proprio da Bergoglio, dove gli resta l’incarico di pro-prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione.
Nell’ultimo numero di Cardinalis, autorevole magazine che viene diffuso nel collegio cardinalizio, Tagle è incluso tra i candidati progressisti e francescani favoriti nel prossimo Conclave, insieme, tra gli altri, con gli italiani Pietro Parolin e Matteo Zuppi, il primo Segretario di Stato vaticano, il secondo presidente della Cei. Ed è per questo motivo che il commissariamento della Caritas Internationalis è letto nei sacri palazzi come un sorprendente indebolimento del “Francesco asiatico”. In pratica, il cardinale filippino non ha saputo risolvere gravi conflitti nel personale dell’organismo pastorale. Ad accompagnare il decreto di Francesco è stata una lunga nota del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, l’organo curiale che supporterà il commissario straordinario Pinelli.
È stato infatti questo Dicastero a incaricare una commissione “indipendente” di fare “una verifica dell’organizzazione e del benessere lavorativo del Segretariato Generale di CI e l’allineamento con i valori cattolici della dignità umana e del rispetto per ogni persona”. L’esito della verifica ha escluso “evidenze rispetto a cattiva gestione finanziaria o comportamenti inappropriati di natura sessuale” ma “al tempo stesso sono state evidenziate tematiche e aree che richiedono attenzione urgente”. Cioè: “sono state rilevate carenze relative alle procedure di gestione con effetti negativi anche sullo spirito di squadra e sul morale del personale”. Scontri e dispetti interni, appunto, che stridono con gli obbiettivi della missione pastorale di Caritas Internationalis. Ecco le parole del cardinale gesuita Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale: “Negli anni più recenti abbiamo visto aumentare notevolmente i bisogni delle molte persone che Caritas assiste, ed è indispensabile che Caritas Internationalis sia ben preparata ad affrontare queste sfide”.
In ogni caso il cardinale Tagle avrà “un ruolo di accompagnamento” verso l’assemblea generale del maggio 2023 e lo stesso Tagle ha annacquato la sua bocciatura attribuendola alla generale revisione istituzionale innescata dalla riforma ecclesiale di Francesco.