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 2022  novembre 27 Domenica calendario

LO SMARTPHONE NON L’HA INVENTATO STEVE JOBS! – NEL NOVEMBRE 1992, ESATTAMENTE TRENT’ANNI FA, LA IBM PRESENTAVA AL MONDO IL SUO “SIMON PERSONAL COMPUTER”. CONSIDERATO IL PRIMO SMARTPHONE DELLA STORIA, ERA IN GRADO DI INVIARE E RICEVERE MAIL E FAX, AVEVA UNA RUBRICA DI CONTATTI, LA CALCOLATRICE, IL BLOCCO NOTE E ANCHE UN GIOCO. IL NOME DERIVAVA DA… -

Nel novembre del 1992 la Ibm presentava al mondo Simon durante il Comdex di Las Vegas. No, non era il nuovo amministratore delegato, ma quello che ancora oggi è considerato il primo smartphone della storia: Ibm Simon Personal Communicator.

All'epoca questo termine non era ancora utilizzato, ma sta di fatto che Simon era in grado di inviare e ricevere email e fax, aveva una rubrica di contatti, aveva la calcolatrice, il blocco note e addirittura un gioco già impostato.

Oltre, ovviamente, a fare e ricevere telefonate. La commercializzazione è iniziata però nel 1994 grazie all'azienda statunitense BellSouth (oggi AT&T) con un prezzo di lancio di 900 dollari. A sei mesi dal suo debutto ne furono vendute 50mila unità. Nel tempo il costo è leggermente diminuito fino ad arrivare a circa 600 dollari.

Simon pesava 510 grammi e aveva uno schermo Lcd da 4,5 pollici in bianco e nero, risoluzione 160×293 pixel, 1MB di RAM, espansione di memoria massima da 1 oppure 1,8MB e un processore dalla frequenza massima di 16 MHz. Lo schermo era touch e si attivava con un apposito pennino. Uno dei difetti maggiori era la bassa autonomia della batteria nichel-cadmio, che faticava a supportare l'elevato consumo energetico del dispositivo.

Il debutto del Simon ha preceduto di qualche anno quello del Communicator di Nokia, ben più noto dalle nostre parti, uscito in commercio nel 1996.

Perché si chiamava Simon? Il nome si deve a «Simon says» (Simon dice), un gioco per bambini notissimo negli Stati Uniti in cui uno dei partecipanti deve ricoprire i panni di Simon dando degli ordini agli altri. Tutti i giocatori sono tenuti a seguire le sue indicazioni se la frase è preceduta da «Simon says», mentre non devono fare nulla se l'ordine viene impartito senza l'incipit che dà il titolo al gioco.