la Repubblica, 27 novembre 2022
Due milioni per Ischia
Un paio di milioni di euro per i primi interventi: li metterà a disposizione il consiglio dei ministri che si riunirà stammatina alle 11 in seduta straordinaria per dichiarare lo stato d’emergenza per la frana di Ischia: «Individueramo un commissario, una figura istutuzionale che potrebbe essere un sindaco – dice in serata il ministro con delega alla Protezione civile Nello Musumeci – allo scopo di appronatere i provvedimenti più urgenti per ripristinare le prime condizioni di vivibilità senza seguire le procedure ordinarie per l’acquisizione di beni e servizi». Fra gli interventi che Musumeci elenca «la sistemazione di alcune strade interrotte, alloggi provvisori, pasti caldi e quant’altro serva». È il capo del dipartimento, Fabrizio Curcio, a definire a tarda ora il testo dell’atto da sottoporre all’esame del governo: i ministri sono allertati.L’esito di una giornata iniziata all’insegna del caos, fra le notizie frammentarie in arrivo da Casamicciola e la gaffe di Matteo Salvini a complicare tutto: la tragedia scombussola un sabato che doveva portare qualche ora di riposo a Giorgia Meloni, al termine del primo mese di attività del suo esecutivo. La premier si trasferisce presto a Palazzo Chigi, da dove si mette incontatto con il Musumeci e con il governatore campano De Luca. Da lì esprime «vicinanza ai cittadini e ai sindaci dell’isola» e ringrazia i soccorritori. Ma da lì ascolta anche l’improvvida uscita del ministro per le Infrastrutture Salvini che a Milano, durante l’inaugurazione di un nuovo tratto della metro, pensa bene di fornire un primo numero “ufficiale” di persone decedute: «Ci sono otto morti accertati». Meloni è contrariata. Quasi incredula. L’imbarazzo, nel governo, sarebbe confermato più tardi dall’altro vicepremier, il forzista Antonio Tajani: «Non ho parlato con Salvini, magari nella concitazione qualcuno ha riferito dei numeri al ministro. Suppongo…». Nelfrattempo, in tutta fretta, sia il prefetto di Napoli Claudio Palomba sia Matteo Piantedosi, il titolare del Viminale, sono costretti a smentire il leader della Lega: «Non ci sono morti accertati».Così, accanto alle difficili operazioni di soccorso, esplodono le polemiche sulla corsa alla dichiarazione, mentre sullo sfondo la tragedia non ha ancora preso forma: «Chi è il ministro dell’Interno? Salvini o Piantedosi?», chiede ironicamente il deputato del Pd Alessandro Zan, invitando «a evitare le speculazioni». Agostino Santillo, vicecapogruppo dei 5S alla Camera, chiede «responsabilità e serietà alle istituzioni». Dal fronte più avanzato dell’emergenza, anche il sindacodi Napoli Gaetano Manfredi non può non annotare che «la situazione richiede un’attenta gestione della comunicazione». Un’altra bacchettata, per il ministro delle Infrastrutture. «Bisogna portare pazienza», sbuffa un parlamentare di primo piano di Forza Italia.Lo scontro si sposta anche su fatti più concreti, su un Paese che si sbriciola per le malsane politiche del territorio: e se lo stesso Salvini sollecita la «messa in sicurezza del Paese da Nord a Sud», la senatrice Silvia Fregolent del gruppo di Azione- Italia Viva gli ricorda che «fu il governo gialloverde a smantellare Italia sicura, l’unità di missione contro il dissesto idrogeologico». Musumeci taglia corto: «L’unica preoccupazione in queste ore è la sorte dei dispersi, la sistemazione temporanea degli sfollati e la tutela degli abitanti delle zone più vulnerabili. Poi andrà fatto un serio ragionamento su come sia stata attuata in Italia la prevenzione strutturale e sui correttivi da apportare». Meloni nel pomeriggio si sposta nella sede della Protezione civile e partecipa da remoto alla riunione del centro di coordinamento dei soccorsi, alla prefettura di Napoli. «Il governo – dice – è pronto a fare tutto ciò che serve per questo territorio ferito».