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 2022  novembre 22 Martedì calendario

Attacco di Renzi, il governo difende Belloni

Matteo Renzi attacca il capo del Dis, Elisabetta Belloni, per aver apposto il segreto di Stato sulla «strana vicenda» del suo incontro all’Autogrill con lo 007 Marco Mancini. Il governo le conferma «piena fiducia». Lo ha fatto per «scongiurare il rischio di violare la necessaria riservatezza» dell’intelligence, spiega in una nota il sottosegretario con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano. Ma Renzi insiste: «Chi legge questa storia non ci crede». E aggiunge: «Mantovano conferma che non ho detto una cosa falsa, ma vera».
Tutto nasce da quell’incontro avvenuto il 23 dicembre 2020, durante la crisi che porterà alla caduta di Conte. Renzi si vede con l’agente segreto, divenuto famoso ai tempi del caso Abu Omar, e sul piazzale dell’Autogrill si scambiano, secondo la sua spiegazione, saluti e cioccolatini «Babbi». Un video di quell’incontro finisce alla trasmissione Report: ufficialmente inviato al programma di Raitre da una insegnante incuriosita. Ne nasce una querela e un procedimento nel corso del quale la direttrice del Dis viene chiamata a testimoniare anche sulle procedure, materia che ritiene top secret. A giugno il governo Draghi oppone il segreto di Stato.
Renzi non crede alla «surreale» versione di Report «con una professoressa che racconta di avere visto me andare a destra e Mancini a sinistra (chi gira a sinistra in autostrada fa un frontale)». Scopre, dice, «in modo rocambolesco e casuale il 25 giugno scorso» del segreto di Stato. Rimane «senza parole» per la «decisione enorme, alla luce della quale la verità sulle vicende connesse all’Autogrill sarà pubblicata solo nel 2037». Riaggiorna il suo libro Il Mostro e lo anticipa con parole di fuoco a Non è l’Arena, domenica: «Si è vendicata perché non l’ho appoggiata nella sua corsa al Quirinale». Ieri mattina il governo ha deciso di prendere posizione in sua difesa.
Nel comunicato Mantovano, come Autorità delegata sui servizi, «conferma la piena fiducia al direttore del Dis a fronte delle dichiarazioni di Renzi» e ricorda che l’opposizione del segreto di Stato «è stata confermata dal presidente del Consiglio nel giugno 2022 e che è avvenuta nel corso di indagini dell’autorità giudiziaria, in relazione alla sola esigenza di tutelare la funzionalità dei Servizi» e per tutelare la necessaria riservatezza. Infine rimarca: «Il segreto di Stato è stato peraltro a suo tempo comunicato all’ambito istituzionale proprio, il Copasir, nei termini di legge». Oggi, alle 16.30, al Senato Renzi tornerà sul tema con una conferenza stampa.