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 2022  novembre 21 Lunedì calendario

Selvaggia Lucarelli parla della morte della madre

Come sta, innanzitutto?
Selvaggia Lucarelli prende fiato, come se stesse per tuffarsi in piscina. Riemergerà alla fine dell’intervista, aggrappandosi all’energia che la contraddistingue, velata da una stanchezza e una delusione chiaramente udibili.
«Una premessa: i familiari di persone che soffrono di Alzheimer sono in qualche modo preparati. Il momento in cui svanisce l’essenza della persona per quello che è stata, per come tu te la ricordi, è un altro».
Quando è successo a lei con sua mamma Nadia, malata di Alzheimer e morta sabato di Covid a 79 anni?
«Due anni fa. Era rimasto solo il suo corpo, qualche sorriso, qualche sguardo in cui ci sembrava di scorgere un ricordo, un bagliore. Il vero addio è stato quando l’ho guardata negli occhi e ho capito che non mi riconosceva più».
L’hanno criticata perché ha partecipato alla puntata di Ballando.
«C’è un enorme corto circuito: siamo così abituati alla strumentalizzazione del dolore trasformato in pochi secondi in rivendicazioni, posizionamenti e fertilizzante per il proprio brand che se uno osa lasciarlo in una stanza, senza esibirlo e sventolarlo, viene additato come cinico».
Non lo ha lasciato in una stanza: lo ha scritto sui social.
«No: io non ho scritto cosa provo, ho scritto che è morta. E non accetto che mi si dica cosa dovrei provare. Si dà per scontato che la morte di un genitore debba voler dire sofferenza, dolore, che ci si debba chiudere in casa».
Con il senno di poi avrebbe evitato di andare in trasmissione?
In malafede
Montesano? Non credo alla sua buona fede
Quello che ha fatto è imperdonabile
«Non lascio che la retorica pubblica e il giudizio e il pregiudizio nei miei confronti condizioni e limitino le mie scelte. Lo rifarei altre cento volte».
Sua mamma è morta di Covid. E di compromessi, ha scritto nel suo post.
«Sì: noi tutti abbiamo accettato che continueranno a morire 20mila persone all’anno per permettere ai più giovani e ai più forti di andare avanti. La pandemia è stata rimossa anche dalla sanità: mia mamma ha trovato posto in reparto nell’ospedale in cui era stata trasferita, dopo quattro giorni in pronto soccorso, solo perché mi ero esposta pubblicamente».
Nadia avrebbe accettato il compromesso?
«È sempre stata generosissima, certo che lo avrebbe accettato. Come noi abbiamo accettato di correre il rischio di andare a trovarla nella residenza per anziani, prima che venisse trasferita in ospedale: abbiamo il dubbio di averle portato noi il Covid, ma qual era l’alternativa? Non vederla più e ricevere un giorno una telefonata che ci diceva che era morta di Alzheimer? È un bivio dolorosissimo».
Quando l’ha vista l’ultima volta?
«Una settimana fa. Nonostante avesse il respiratore cercava ossigeno, aria. E non avrei mai voluto fosse quella l’ultima immagine che ho di mia madre. Non riesco a togliermela dalla testa, ma in realtà va bene così, perché mi ricorda in maniera indelebile cosa significa morire di Covid».
Milly Carlucci ha detto di credere nella buona fede di Montesano, escluso da Ballando dopo una sua segnalazione.
«Non ci si poteva aspettare una crocifissione pubblica, anche perché lui ha negato di avere simpatie per il fascismo e per qualsiasi tipo di regime. Io alla sua buona fede non credo, conosceva il significato della maglietta. Quello che ha fatto è imperdonabile, ma non penso che gli si possa negare la possibilità di scusarsi pubblicamente».
Cosa farà ora, si prenderà qualche giorno?
«Martedì ci saranno i funerali a Imperia. Poi continuerò a vivere nel mio spazio mentale che riesce a essere una camera stagna rispetto a tutto il resto».