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 2022  novembre 19 Sabato calendario

SANGIULIANO, UNA NE FA E DIECI NE SBAGLIA – DOPO AVER SCELTO LA PORTA-CROCE MARINA NALESSO COME PORTAVOCE, IL MINISTRO DELLA CULTURA NOMINA, COME CAPO DELLA SEGRETERIA TECNICA, EMANUELE MERLINO CHE BALZÒ ALLE CRONACHE NEL 2018, COME AUTORE DELL’ALBO A FUMETTI “FOIBA ROSSA”, PUBBLICATO DA FERROGALICO, PICCOLA REALTÀ CHE FA PARTE DEL CIRCUITO DI ALTAFORTE, LA CASA EDITRICE DI CASAPOUND - IL LIBRO DIVENNE UN CASO NAZIONALE QUANDO L’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE DEL VENETO ELENA DONAZZAN DECISE DI SPEDIRE IL VOLUME NELLE SCUOLE MEDIE DELLA REGIONE E L’ANPI PARLÒ DI “PROPAGANDA NAZIFASCISTA COL DENARO PUBBLICO” -

La portavoce col rosario al collo in tv. La consigliera direttrice d’orchestra che vuol essere chiamata “direttore”. Il capo della segreteria tecnica che anni fa pubblicò, per una casa editrice vicina a CasaPound, un fumetto revisionista sulle foibe. Prende forma e sostanza il ministero della Cultura di Gennaro Sangiuliano: un circolo di uomini e donne dove (per ora? ) non c’è posto per Morgan.

Cominciamo da Emanuele Merlino, nominato capo della segreteria tecnica l’11 novembre, come riporta il sito del ministero: un incarico che di solito si aggira intorno ai 75mila euro l’anno. Balzò alle cronache nel 2018, come autore dell’albo a fumetti Foiba rossa, pubblicato da Ferrogalico, piccola realtà che fa parte del circuito di Altaforte, la casa editrice di CasaPound. Norma Cossetto, storia di un’italiana, recita il sottotitolo: è la vicenda della studentessa italiana, istriana, uccisa nel 1943 a 23 anni dai partigiani slavi.

Il libro divenne un caso nazionale quando l’assessore all’Istruzione del Veneto Elena Donazzan (FdI) decise di spedire il volume nelle scuole medie della regione in occasione del Giorno del ricordo del 10 febbraio: «Abbiamo il dovere di far conoscere ai giovani studenti del Veneto questa pagina di storia». L’Anpi parlò di «propaganda nazifascista col denaro pubblico».

Un tentativo analogo fu portato avanti in Piemonte, ma il volume non arrivò agli studenti. L’Istituto Parri, che si occupa di Resistenza, guidò le barricate contro la «narrativa neofascista». Tornò alle cronache anche il nome del padre, Mario Merlino, militante di Avanguardia Nazionale, processato e assolto per la strage di piazza Fontana. La nuova portavoce del ministro sarà Marina Nalesso, conduttrice del Tg2 quando Sangiuliano era direttore.

Fece notizia presentandosi più volte sul piccolo schermo, in prima serata, con croci e rosari al collo. Il Foglio raccontava ieri del suo scetticismo nei confronti dei vaccini, citando le chiacchiere di alcuni colleghi in Rai: «Durante la pandemia ha preso un lungo periodo di ferie. Ha in pratica atteso che i vaccini non fossero obbligatori per tornare al lavoro». Un’altra donna che Sangiuliano ha voluto per dare un’identità al suo ministero è Beatrice Venezi.

La direttrice d’orchestra che ama farsi chiamare «direttore» in campagna elettorale si è schierata apertamente per Giorgia Meloni, la presidente del Consiglio che ama farsi chiamare «il presidente». Venezi è stata scelta come «consigliere» per la musica. Ma non era il ruolo che Vittorio Sgarbi voleva per Morgan? «Il consigliere è un ruolo decorativo, la sentirà un paio di volte l’anno – risponde il sottosegretario – io ho bisogno di persone pratiche, Morgan lo metterò in un posto strategico».

Tipo? «Un programma in Rai o un ruolo a scuola, per parlare di musica, magari all’università. Ne ho già parlato con la ministra Bernini». Morgan sorride a denti stretti: «Le auguro buon lavoro», dice pubblicamente. Nessuna gelosia, assicura Sgarbi, che sceglie anche la musica: «La nostra colonna sonora è “Il ragazzo della via Gluck”: il passaggio dalla civiltà contadina a quella industriale, dalla terra al cemento, un manifesto della conservazione». —