Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Dietrich Mateschitz (1944-2022). Imprenditore austriaco. Il Re delle bevande energetiche. Co-fondatore dell’azienda che produce la Red Bull (e di cui deteneva il 49% delle azioni). Ricchissimo, un impero da 23 mila dipendenti, più di 10 miliardi di lattine vendute in tutto il mondo ogni anno, 25 miliardi di dollari di patrimonio, 56° uomo più ricco della Terra secondo la rivista Forbes (classifica 2021). Nato a Sankt Marein im Mürztal, minuscolo comune della Stiria, nell’allora Terzo Reich, vicino al circuito dello Spielberg, dove si corre la Formula 1. Laurea a Vienna, con molta calma. Poi un lavoro da Procter & Gamble, dove si occupava di dentifrici. Scoprì la taurina in Tailandia, in un bar di Bangkok, nei primi anni 80. La gente del posto la chiamava krating daeng (letteralmente, Toro Rosso). Gusto pessimo, ma funzionava benissimo contro il jet-leg. Si licenziò per mettersi in proprio. Commerciò la prima lattina di Red Bull in Austria il 1° aprile 1987 (una specie di barzelletta). Sembrava un’avventura folle, destinata a fallire presto. Respinto dalle birrerie, dai bar, dai ristoranti. Per anni la Red Bull si è venduta solo ai rave party, non nei supermercati. Il successo arrivò grazie al mondo delle discoteche, che gli lasciarono uno spiraglio aperto e intuirono le potenzialità di drink mischiati con la taurina. La consacrazione definitiva, con la Formula 1. Acquistato un team decotto, la Jaguar Racing, lo fece diventare uno dei più vincenti di sempre. Immagine e posizionamento sul mercato della bevanda cambiarono. Mateschitz divenne miliardario. Ai Gran Premi, si presentava con camicie a quadrettoni, jeans e giacche di pelle – e evitava le telecamere [Sparisci, CdS]. Aveva 78 anni.

GIORGIO DELL’ARTI, scheda aggiornata al 24 ottobre 2022 (fonte Anteprima)