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 2022  ottobre 21 Venerdì calendario

Biografia di Elena Cattaneo

Elena Cattaneo, nata a Milano il 22 ottobre 1962 (60 anni). Scienziata. Farmacologa. Tra i massimi esperti europei di cellule staminali e malattie neurodegenerative. Senatore a vita (la più giovane nella storia della Repubblica, nominata da Giorgio Napolitano il 30 agosto 2013).
Vita Padre tecnico della Fiat e madre ragioniere, nel 1986 si laurea in Farmacia all’Università di Milano, poi ottiene un dottorato in Biotecnologia applicata alla Farmacologia. È stata ricercatrice per tre anni al Mit di Boston nel laboratorio del professor Ron McKay, dove ha avviato studi su cellule staminali cerebrali • Rientrata in Italia, ha fondato e dirige tutt’ora il laboratorio di Biologia delle cellule staminali e Farmacologia delle malattie neurodegenerative del Dipartimento di bioscienze dell’Università di Milano. Si occupa principalmente della ricerca sulla Corea di Huntington, una malattia genetica molto rara che colpisce il sistema nervoso, con la progressiva perdita di alcuni neuroni del cervello, riducendo lentamente la capacità di una persona di camminare, pensare, parlare. La malattia di Huntington colpisce una persona ogni diecimila, manifestando i primi sintomi intorno ai 35 anni e portando all’invalidità totale in circa vent’anni • Ha insegnato Farmacologia all’Università di Milano. È stata Rappresentante Nazionale presso l’Unione Europea per la ricerca Genomica e Biotecnologica. Ha coordinato il progetto europeo NeuroStemcell e il progetto NeuroStemcellrepair nell’ambito del Programma Quadro della Ricerca europea • Nel 2005 si dichiarò a favore del referendum di riforma della legge 40 sulla procreazione assistita. In un’intervista a Repubblica si disse cattolica favorevole alla riforma, spiegando che «mescolare l’etica personale con la scienza è un errore che un ricercatore non dovrebbe fare mai. Ritengo che lo studio delle cellule staminali embrionali possa offrire grosse possibilità per malattie ancora incurabili. Vietare l’uso degli embrioni congelati, così come prevede la legge 40, è sbagliato, anzi è anti-scientifico» (a Maria Novella De Luca) •cNel 2009 ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro la decisione del governo Berlusconi di escludere dai bandi di ricerca pubblica le cellule staminali embrionali • Si è espressa più volte contro il metodo Stamina, nel marzo 2013 anche con una lettera aperta al ministro dell’Istruzione Balduzzi firmata insieme ad altri 12 colleghi • «Siete stati molto duri con Stamina. Ad alcuni è sembrato un po’ disumani. “Io non posso mentire. E questa sofferenza me la sento addosso. Ma credo che somministrare un inganno non è compassione. Mi sento male a dire la verità a queste persone. Ma mi sentirei peggio a mentirgli. Tutta questa faccenda è falsa: non solo la scienza. È falso questo trasporto emotivo, è tutta una montatura. Noi, come scienziati, non abbiamo perso il contatto con la sofferenza dei malati, dei genitori, dei bambini. Ma le speranze devono essere dimostrate coi fatti. E noi viviamo questa tensione etica continuamente”. Ma il Paese fatica a stare dalla vostra parte. “Perché non ci conosce. E questa cappa mi ferisce. Questa immagine della scienza e dello scienziato come freddi e disumani. Che stride con la tensione etica costante. Che ti strangola quando devi dire a queste povere persone “sorry era un’illusione”. Noi rifiutiamo le terapie che non hanno una dimostrazione scientifica non perché siamo freddi ma perché crediamo che farlo significhi ingannare i malati. E non ci piace lavorare con gli animali da laboratorio, ma è inevitabile. Non è vero che non abbiamo sentimenti e emozioni. Che lavorare con le staminali embrionali ci lasci indifferenti. […] Non sono io che dico se la mie cellule staminali curano. No. Io le mando al bancone, e lì il risultato sarà verde o rosso. Se è rosso, c’è il cestino pronto. Un cestino della spazzatura dove finiscono le mie idee» (a Daniela Minerva) • Favorevole agli organismi geneticamente modificati (Ogm): «Non ha senso mantenere il divieto di coltivazione: da anni quasi tutto il latte, i formaggi, i prosciutti, le carni, anche di produzioni Dop e Igp come il Parmigiano Reggiano e il San Daniele, derivano da animali nutriti con Ogm. È illogico che per il consumo indiretto i timori svaniscano» (a Cristiana Salvagni) • È contro il biologico: «Non è l’agricoltura biologica ( né tanto meno la biodinamica) la via per la sostenibilità: se dovessimo tutti nutrirci di biologico, considerate le basse rese, dovremmo disboscare un altro pezzo di mondo, e ancora non basterebbe» (da una lettera a Repubblica) • «E poi ci sono stati gli interventi a favore della sperimentazione animale, solo in Italia oggetto di restrizioni enormi che ostacolano la ricerca. E quelli in difesa dei ricercatori accusati di avere diffuso la Xylella, la malattia degli ulivi, in Puglia. Quelli a favore dei vaccini e contro la stregoneria dell’agricoltura biodinamica. Libertà di ricerca, libertà d’impresa, difesa del metodo e delle evidenze scientifiche sono princìpi che guidano la sua attività» (Luciano Capone) • Tra le sue pubblicazioni: Ogni giorno. Tra scienza e politica (Mondadori, 2016) e Armati di scienza (Raffaello Cortina, 2021). Cavaliere della Repubblica dal 2006, nel 2001 ha ricevuto il premio Le Scienze per la Medicina e la medaglia da Ciampi per i suoi studi sulla Corea di Huntington e sulle cellule staminali. Nel 2022 è stata insignita del Premio Hemingway 2022 per l’Avventura del pensiero.
Politica Terza donna dopo Camilla Ravera e Rita Levi Montalcini ad essere nominata senatore a vita, la più giovane nella storia della Repubblica. «Dopo avermi dato la notizia, il presidente Napolitano mi ha chiesto se volevo un cordiale. Credo di aver perso conoscenza» (a Elena Dusi) • «Le critiche per la mia nomina non riesco a spiegarmele. Ma non importa. Io credo che quello che infastidisce è il concetto rivoluzionario adottato dal presidente Napolitano con la mia e le altre nomine: pescare fuori dal gruppo e mettere pezzi di società attiva in Parlamento. Perché la prossima volta che si parlerà di staminali ci sarà qualcuno che saprà davvero di cosa si sta discutendo. non dimentichiamo che questo è il senato che ha votato a favore del caso Stamina, una follia priva di evidenze di fatto. su argomenti specifici bisogna avvalersi di professionisti che aiutino a distinguere tra ciarlatani e persone serie» (ad Angela Franda) • «Non ho uno schieramento politico. Ho partecipato alle primarie del Pd nel 2009. E voto come tutti. Ma in parlamento ci vado come scienziata» (a Fabio Poletti) • «Mi è sempre sembrato che la scienza fosse un cavallo di battaglia della sinistra, il Pd l’aveva messa in una delle sue dieci parole chiave» (a Francesco Maesano) • «Di sicu­ro a 51 anni si è aggiudicata un piacevolissimo Win for life, uno di quei fortunati biglietti della lotteria che ti assicurano una lauta rendita mensile vita natural durante e che potrebbe fare di lei una sorta di record­woman dei beneficiati della po­litica - qualora rispettasse l’aspettativa di vita attuale -gra­zie a quei 232mila euro annui lordi che lo Stato italiano inizie­rà ad erogarle da fine settem­bre. Un tesoretto a carico dei contribuenti che potrebbe fare di lei il “politico” più pagato del­la storia repubblicana, seconda forse al solo Giulio Andreotti. Elena Cattaneo è balzata agli onori delle cronache grazie alla inaspettata (e per molti aspetti clamorosa) nomina a senatore a vita da parte di Giorgio Napoli­tano. Una scelta che ha sorpre­so per la giovane età delle bene­ficiata – mai nella storia d’Italia qualcuno aveva ottenuto quel seggio così presto – e per le di­chiarazioni della scienzia­ta che non ha neppure pro­vato a na­scon­dere le sue pre­ferenze politiche. Poco esplora­to, invece, il territorio del­la sua “quota­zione” inter­nazionale dal punto di vista scientifico, anche rispetto ai suoi colleghi italiani. Ebbene per quella che da più parti è sta­ta definita, sicuramente a ragio­ne, autorità mondiale in fatto di cellule staminali neurali e alla loro potenziale applicazione sulle malattie neurodegenerati­ve, la “classifica” dei Top Italian Scientists (Tis) della Via-Academy, legata all’Università di Manchester, non riserva grandi soddisfazioni. In questa sorta di censimento degli scienziati di «maggior im­patto» nei principali settori di­sciplinari, la Cattaneo figura sol­tanto al 66esimo posto. Nella re­altà, però, alla luce dei tanti ex aequo, la scienziata di origine bergamasca si attesta attorno al 440esimo posto» (Fabrizio De Feo nel 2013).
Amori Sposata dal 1988 con Enzo (architetto), due figli, Francesca e Marco • «Ho due figli. Il maschio… è interista. A 7 anni lo trovai ipnotizzato davanti alla tv a vedere il videomessaggio di Berlusconi. C’era un silenzio surreale. Al termine si alzò e disse: mamma, da grande sarò un bambino comunista. […] Mio marito è un architetto che insegna da sempre, con testardaggine e convinzione nella scuola pubblica. quando ci siamo sposati, nel 1988, avevo 26 anni e sono partita quasi subito per Boston per 3 anni. A memoria è venuto sempre lui da me... E anche dopo, quando sono nati i bambini, siamo stati intercambiabili. […] Ho portato la mia prima figlia in laboratorio che aveva quattro giorni di vita. La mettevo sotto la scrivania. l’ho allattata per tre mesi, poi è toccato al papà occuparsene... Ma mi porto dietro il continuo senso di colpa di non esserci stata abbastanza per loro. L’unica soluzione che ho trovato è stata quella di coinvolgerli e spiegare cosa facevo, perché ero sempre fuori» (ad Angela Frenda) • «Mi confessò che qualche volta la domenica, per “non perdere tempo”, si porta in laboratorio i figli a studiare. Lodò la sua famiglia, che già quando era giovane sposa aveva seguito “con complicità” i suoi sogni di ricercatrice. Aggiunse, schermendosi e forse profetica, che la sua vita era stata “semplice e fortunata”» (Nando Dalla Chiesa).
Sport Per 15 anni ha giocato a volley a livello agonistico (battitrice) con la Jolly Palazzolo Milanese • Quando può, adesso, va a nuotare alle 7 del mattino: «Faccio 120 vasche in un’ora e venti» (ad Angela Franda).
Curiosità Non indossa mai gonne. Non si trucca• Ama le collane etniche che compra nel negozio di una zia a Cesano Maderno. «Ci vado due volte l’anno a fare incetta di abiti e accessori. Sono pericolosa...» • Ha il complesso delle gambe troppo corte.