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 2022  novembre 17 Giovedì calendario

Quarant’anni di Thriller


È l’album che catapultò Michael Jackson tra le superstar. Thriller,pubblicato il 30 novembre del 1982 la cui riedizione tornerà a vivere da domani con un secondo album che contiene versioni alternative dei brani mai pubblicate, è al centro di una campagna globale che ne celebra il 40esimo anniversario. Il disco più venduto della storia, 70 milioni di copie, finora, è senz’altro anche il disco più importante nella formidabile carriera di Jackson, che da quel momento divenne a pieno titolo il Re del Pop.
Oltre al lancio di un documentario intitolato Thriller 40 e alla pubblicazione dell’album doppio, sono in programma esperienze immersive grazie a una esposizione itinerante di memorabilia: una si è da poco tenuta a Düsseldorf, in Germania, dal 10 al 13 novembre, la seconda si terrà a New York da domani al 20 novembre.
Il documentario Thriller 40 che racconta le fasi di lavorazione del disco verrà poi proiettato in altre otto città nel mondo: Los Angeles, Londra, Toronto, Mexico City, Sydney, Madrid, Amsterdam, Manila, Seoul. Mentre feste a tema per i fan di Jackson sono previste a Milano, Bogota, Buenos Aires, Taipei City, Parigi, Stoccolma, Victoria (Hong Kong), Santiago del Cile e Lima. Per realizzare Thriller Jackson si mise nuovamente al lavoro con il produttore Quincy Jones, con il quale tre anni prima aveva registrato Off the Wall: quel disco aveva venduto 20 milioni di copie manon era ancora ciò a cui puntava Jackson. Il quale voleva un album, come spiegò a Quincy Jones, in cui ogni canzone fosse un potenziale singolo. Il suo modello era alto, la suiteLo schiaccianoci di Tchaikovsky, in cui Jackson sentiva in ognibrano “un killer”. Voleva un album così. Era talmente convinto di poter riuscire nell’impresa, cosa che effettivamente avvenne, che si accordò con la sua casa discografica dell’epoca, la Epic records, per un budget di spesa di 750 mila dollarie strappò un accordo che gli assicurava il 37 per cento delle royalty, la percentuale più alta mai pagata ad un artista fino a quel momento.
Lavorarono al disco per sette mesi al Westlake Audio studio di Los Angeles, dall’aprile dell’82, producendo centinaia di demo. Al termine della produzione scelsero nove canzoni.
Album formidabile in cui si incontrano R&B, pop, rock e funk, Thriller si apre con il brano Wanna Be Startin’ Somethin’, mix di funk e di musica etnica in cui Jacko cita dichiaratamente Soul Makossa del jazzista camerunense Manu Dibango, tanto per affermare in maniera chiara l’ampiezza dei confini musicali in cui la formula del disco, comunque pop, sarebbe andata a pescare.
Thriller venne prodotto da Quincy Jones, noto fino ad allora soprattutto per aver partecipato come musicista agli album di Count Basie, per aver arrangiato molti dischi di cantanti jazz, da Ella Fitzgerald a Sarah Vaughan e Frank Sinatra. Thriller faceva dunque sue anche queste mille influenze jazz che arrivavano da Jones: certe soluzioni nella title track, come le scale dei fiati, sono state scritte e arrangiate proprio in chiave jazzistica. Sette dei nove brani uscirono come singoli: brani come The Girl is Mine in duetto con Paul Mc-Cartney,
Billie Jean, Beat itaprirono la strada per il primo posto in classifica dell’album, conquistato nel febbraio dell’83. L’anno in cui, anche grazie al video di Thriller,Jackson frantumò il muro che Mtv aveva alzato contro gli artisti afroamericani.