Corriere della Sera, 16 novembre 2022
Ranieri vuole suonare con un’orchestra negli stadi
«Ancora mi diverto e non mi annoio mai», dice Massimo Ranieri nel presentare il nuovo disco «Tutti i sogni ancora in volo», in uscita venerdì. E aggiunge che di sogni ha «i cassetti stracolmi». Quest’anno, dopo il Premio della critica a Sanremo con «Lettera al di là dal mare» (canzone sui migranti «tragicamente attuale, temo ancora di più in futuro») è arrivato l’album, prodotto da Gino Vannelli, ritorno agli inediti dopo 25 anni con 12 brani scritti da autori importanti, tra cui Ivano Fossati, Giuliano Sangiorgi, Pacifico e una poesia di Bruno Lauzi. Dopo il disco arriverà un nuovo spettacolo nei teatri, al via il 25 novembre da Lecce, la fiction La voce che hai dentro in cui interpreta un musicista napoletano che fa da pigmalione a giovani rapper e poi, per non farsi mancare nulla, sta valutando la proposta di un programma in Rai: «C’è una mezza idea, prima di Natale avrò un incontro con Ballandi (la società di produzione, ndr) e vediamo cosa verrà fuori». L’artista partenopeo, 71 anni, si è fermato solo quando è stato costretto dalla caduta dal palco lo scorso 6 maggio: «Quattro costole rotte, un polso e l’omero», ricorda: «Ero molto stanco, la caduta è stata un momento buio, ma l’ho presa come un segnale. Quei 50 giorni fermo mi hanno fatto capire che non sono più un ragazzino». I sogni però si moltiplicano: «Sto già pensando al prossimo disco, da tanto voglio farne uno con un’orchestra da 120 elementi e a quel punto andare negli stadi». Sarà a Sanremo nel 2023? «Per ora non c’è nessuna chiamata. Me lo guarderò da casa, a me piace proprio e lo guardo tutto, soprattutto le nuove leve che sono il futuro».