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 2022  novembre 13 Domenica calendario

Azzanato da un cinghiale. Amputato un braccio e parte di una gamba

MANTOVA Quando ha sentito il cane abbaiare, ha capito subito che qualcosa non andava. Così Albertino Esposti, 92 anni, è uscito a controllare: davanti alla corte agricola di San Giovanni del Dosso (Mantova), c’era un grosso cinghiale. Sono bastati pochi istanti. Prima ancora che l’anziano potesse rendersene conto, l’animale gli si è scagliato addosso, mordendolo ferocemente alle gambe, alle braccia e all’addome. All’arrivo del figlio pochi minuti dopo l’attacco, l’uomo era in una pozza di sangue. Ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Cremona, si trova tuttora in condizioni disperate. Nel tentativo di salvarlo, i medici gli hanno amputato un braccio e parte di una gamba.
A dare l’allarme sono stati il figlio e il nipote del pensionato che, al momento della tragedia, mercoledì scorso, si trovavano al lavoro nei campi. Stavano rientrando nella corte a bordo del trattore, quando in lontananza sono riusciti a vedere il 92enne riverso a terra, mentre veniva travolto dall’animale. Albertino lottava, cercava di divincolarsi e gridava di dolore, ma il cinghiale non accennava a lasciar perdere. Anche uno dei cani del pensionato sarebbe intervenuto per aiutare il padrone, ma è stato azzannato e gravemente ferito a sua volta. Soltanto quando il figlio Ivano ha iniziato a correre verso il padre, saltando giù dal trattore ancora in movimento, l’animale è fuggito nella campagna circostante facendo perdere le tracce.
LE RICERCHE
Seppur ancora cosciente, fin dall’inizio l’anziano è parso in condizioni gravissime. Gli operatori del 118 lo hanno trasportato in elicottero all’ospedale di Cremona, dove è stato subito sottoposto alle prime operazioni chirurgiche. Sono intervenute sul posto anche le guardie ittico-venatorie, cui spetta il compito di decidere come trattare l’animale nel caso in cui venisse rintracciato. Da giorni, infatti, sono in corso le ricerche. L’area dell’azienda agricola si trova tra le province di Mantova e Modena e tutta la zona viene passata al setaccio dalla polizia provinciale. Al momento, però, del cinghiale non vi è traccia.
Non è chiaro come l’animale sia arrivato tanto vicino alla casa di Esposti. Nei pressi dell’area non ci sono zone boschive, ma è possibile che il cinghiale si sia spostato anche di diversi chilometri in cerca di cibo. Un’altra domanda è se l’esemplare fosse solo o se faccia parte di un piccolo nucleo. Intanto il sindaco di San Giovanni del Dosso, Angela Zibordi, ha ricordato ai cittadini di restare allerta. «Vi chiediamo di prestare la massima attenzione anche di notte in auto. Nel caso in cui avvistiate cinghiali siete pregati di comunicarlo alle autorità», ha scritto sul proprio profilo Facebook subito dopo il grave episodio.
L’ALLERTA
Particolare attenzione, inoltre, viene raccomandata «nei confronti degli animali di piccola taglia e soprattutto per l’incolumità delle persone». Come ricorda anche il figlio della vittima, già in passato erano state fatte segnalazioni nella zona, ma «nessuno ha pensato a fare battute di caccia». In seguito all’aggressione, è stato attivato un numero d’emergenza (337630154) della Protezione civile da chiamare per segnalare avvistamenti di esemplari, mentre una nuova battuta di caccia notturna è stata autorizzata.