Il giornale, Avvenire, 13 novembre 2022
In carcere D’Onofrio, procuratore degli arbitri
Si è dimesso ieri dal suo incarico di procuratore capo dell’Aia, l’associazione italiana degli arbitri, Rosario D’Onofrio, l’ex militare arrestato giovedì nell’ambito di un’operazione della Dda di Milano e della guardia di Finanza per traffico internazionale di droga. Nel blitz, gli agenti hanno smantellato due gruppi di trafficanti di sostanze stupefacenti capaci di muovere sul mercato estero oltre sei tonnellate di marijuana e hashish in un periodo che va dal 2019 al 2021.
In particolare, l’ex ufficiale dell’esercito è finito in carcere con l’accusa di essere «la persona incaricata anche di organizzare la parte logistica delle importazioni di stupefacente e tra queste attività, di reperire luoghi ove poter effettuare lo scarico “in sicurezza” nei bancali all’interno
dei quali era contenuta la droga». Le dimissioni di D’Onofrio, entrato nella disciplinare Aia nel 2013 sotto la presidenza Nicchi e nominato sotto quella di Trentalange a capo dell’ufficio che indaga su eventuali irregolarità commessi dagli arbitri, sono state presentate nelle ore immediatamente successive all’operazione eseguita dalle Fiamme Gialle quattro giorni fa nella sede dell’Associazione che – si sottolinea in una nota – nella vicenda risulta parte lesa.