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 2022  novembre 12 Sabato calendario

TOTTI-ILARY, FEBBRE A 90’ IN TRIBUNALE - DOPO L’UDIENZA DURATA UN’ORA E MEZZA IN CUI I DUE HANNO ESPOSTO LE PROPRIE RAGIONI E POI SONO ANDATI VIA SENZA DIRE MEZZA PAROLA (E SENZA SCAMBIARSI UN SALUTO) E’ ANDATO IN SCENA UN INCONTRO TRA I LEGALI DELLE PARTI PER RIAPRIRE LA TRATTATIVA - L’ARMISTIZIO POTREBBE RIGUARDARE LA CONTESA ROLEX-BORSE O TUTTA LA SEPARAZIONE. COSA DIRÀ NOEMI? COME DAGO-RIVELATO SECONDO GLI ADDETTI AI LIVORI E' STATA LEI A OPPORSI ALL’ACCORDO TROVATO CON I LEGALI DELLA BLASI DALLA BERNARDINI DE PACE (CHE POI HA RINUNCIATO ALL’INCARICO) - VIDEO

E quando ormai nessuno ci sperava più, ecco che tra Francesco Totti e Ilary Blasi, in gran segreto, si è riaperta la trattativa. Poco più di uno spiraglio, al momento, però è già qualcosa, dopo mesi di aperta ostilità, senza quasi esclusione di colpi reciproci.

La svolta inaspettata — perché questo è — si è compiuta ieri pomeriggio, quando si è chiusa l’udienza davanti a Francesco Frettoni, il giudice della settima sezione civile che aveva convocato le parti in causa nella ormai epocale contesa «borsette contro Rolex».



Partita da un’azione di restituzione presentata dalla conduttrice dell’Isola dei Famosi per riavere indietro la collezione di Gucci, Chanel e Hermès (più scarpe griffate, gioielli e accessori vari) che il Capitano le aveva nascosto per rappresaglia al «ratto» dei preziosi orologi svizzeri, prelevati dalla cassetta di sicurezza del campione a sua insaputa. Nel frattempo Ilary ha «riabbracciato» le borse, rinvenute nella Spa della villa dell’Eur, con l’aiuto di un fabbro che ha scassinato la serratura. Dei Rolex da oltre 1 milione di euro invece non c’è ancora traccia, non pervenuti.



Con questo rocambolesco antefatto, non era facile prevedere una tregua disarmata. E invece così è andata. Dopo l’udienza — durata un’ora e mezza — in cui i due virtualmente ex coniugi hanno esposto le proprie ragioni, con il giudice che si è riservato di decidere se chiamare in aula dei testimoni, rinviando a una prossima data, Ilary e Francesco sono andati via poco dopo le 17, ognuno per conto proprio, senza dire mezza parola.

Invece i rispettivi avvocati — Alessandro Simeone e Pompilia Rossi per lei, Antonio Conte più Laura Matteucci, sua fidata collaboratrice, per lui — hanno soltanto finto di prendere congedo. In realtà, seminati cronisti e fotografi (non tutti però) assiepati per ore davanti al tribunale civile di Roma in viale Giulio Cesare 52, i due team di legali si sono ritrovati tutti insieme nello studio di Conte al quartiere Prati, pochi isolati più in là.

Totti-Ilary, dallo scoop di Dagospia al tribunale Chi è riuscito a seguirli senza farsi scoprire, li ha ritrovati lì che salivano alla spicciolata intorno alle 18. Di sicuro nel gruppo non c’era l’avvocato Adriana Boscagli, indicata da qualcuno come nuovo legale di Totti per la futura separazione, dopo l’addio di Annamaria Bernardini de Pace. L’ex numero 10 giallorosso non l’ha mai contattata.



Di cosa abbiano parlato i legali per oltre due ore, non si sa, si può solo intuire. Si cercano soluzioni. L’armistizio provvisorio tra Francesco e Ilary potrebbe riguardare soltanto la contesa borse/orologi. Oppure anche la separazione giudiziale che, con i tempi della giustizia, andrebbe in scena non prima di marzo. La speranza degli avvocati, in questo ritrovato clima di collaborazione, per quanto precaria, è che si possa recuperare un’intesa di massima per la consensuale. Finora ogni tentativo era fallito. Ma forse il clima è un filo più disteso. Al momento però è ancora presto. Troppe cose sono state dette e fatte. Difficile dimenticare, per entrambi, eppure non si sa mai.

Certo, i due protagonisti ieri sono arrivati divisi e divisi se ne sono andati — Totti, giacca nera e camicia bianca, in Smart, Ilary Blasi, biondissima, dolcevita grigio, lungo cappotto e occhiali neri, Chanel al braccio, su un suv bianco Bmw della sorella — senza scambiarsi neanche un vago saluto a beneficio di telecamere. Salvo poi tornare allo stesso domicilio, la mega-residenza di famiglia da 1.500 metri quadri, provvidenzialmente divisa in due (Francesco cerca casa con Noemi ma per adesso resta dove sono i figli) per consentire la convivenza a debita distanza.

Davanti al tribunale, presidiato come nemmeno Fort Knox da guardie giurate e carabinieri, si era comunque radunata una discreta folla. Pattugliati androni, corridoi e persino i bagni, onde evitare incursioni non autorizzate.