Corriere della Sera, 12 novembre 2022
Pestato per sbaglio e ridotto in fin di vita
Crotone Dietro il pestaggio del giovane Davide Ferrerio, 22 anni, vittima di uno scambio di persona a Crotone e ridotto in stato vegetativo lo scorso 11 agosto da parte di Nicolò Passalacqua, suo coetaneo, c’è la richiesta di una madre di punire chi si era permesso di chattare con la figlia di 17 anni, invitandola a un appuntamento. La donna, Anna Perugino, 41 anni, è stata arrestata ieri con l’accusa di concorso in tentato omicidio. La minorenne, invece, anche lei indagata, è stata portata in una casa famiglia. Indagato anche il compagno di Perugino, Andrey Gaju, 34 anni, di cittadinanza rumena. Per il giudice delle indagini preliminari di Crotone, Michele Ciociola, erano tutti «consapevoli, tanto che il loro contributo all’aggressione è stato attivo».
Passalacqua era stato arrestato poche ore dopo il tentato omicidio, per strada. La donna, in un primo momento, era stata indagata, a piede libero, per favoreggiamento. Ma tre mesi dopo l’aggressione subita da Davide, originario di Crotone ma residente a Bologna, nuovi elementi a disposizione della Procura hanno fatto scattare le nuove misure cautelari. La squadra mobile, intercettando alcune conversazioni degli indagati, esaminando il contenuto dei loro cellulari, studiando le immagini delle telecamere e i lettori delle targhe sul territorio di Crotone, è riuscita a documentare tutte le fasi dell’aggressione al giovane. Quella sera Davide Ferrerio si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Qualche giorno prima del pestaggio, ha ricostruito la polizia, la figlia 17enne di Anna Perugino ha ricevuto su Instagram da parte di un anonimo titolare dell’account «Francesco Rizzuti», la richiesta di un appuntamento. La ragazza ne parla alla madre, che convince la ragazza ad accettare. Indispettita per quella che ritiene un’offesa, Anna Perugino, organizza lei l’incontro con l’anonimo, utilizzando i messaggi del social network: «Dobbiamo punirlo, dargli una lezione». Dice alla figlia di comunicare giorno e luogo dell’appuntamento, che si terrà l’11 agosto nei pressi del tribunale di Crotone.
Il dolore dei familiari
Il 22enne è in stato vegetativo all’ospedale La mamma: «Non ho la forza di dire niente»
Perugino coinvolge nella spedizione punitiva il compagno Andry Gaju e Nicolò Passalacqua il quale, innamorato della figlia, aveva l’obbligo – secondo la donna – di dare una lezione a chi aveva importunato la ragazza. Sul luogo dell’incontro, Nicolò Passalacqua nota la presenza di un giovane seduto su una panchina, chiede se fosse lui la persona che ha chattato con la 17enne. In realtà è lui ma l’uomo, residente a Mesoraca(Crotone), temendo il peggio, nega e si allontana per raggiungere la sua Golf. In macchina, forse per allontanare ancor di più i sospetti, invia un nuovo messaggio alla ragazza, inventando l’identikit di un uomo con la camicia bianca presente in zona. Davide quella sera indossava una camicia bianca e si trovava nei paraggi, in attesa di un amico. Dopo averlo individuato Passalacqua l’ha raggiunto e, istigato da Anna Perugino, che a gran voce gridava di dargli una lezione, ha iniziato a colpirlo con pugni, calci e con una mazza. Sino a fargli perdere conoscenza.
La mamma di Davide, Giusy Orlando, ha sempre chiesto giustizia. Ha anche scritto al ministro Carlo Nordio chiedendo un’accelerazione delle indagini. Ieri era in ospedale accanto a suo figlio: «Non ho la forza di dire altro».