Corriere della Sera, 12 novembre 2022
Biografia di Giorgio Furlani (nuovo ad del Milan)
Quarantatré anni, milanese, milanista. «Il profilo ideale», secondo Gerry Cardinale, il proprietario del Milan. La voce girava da tempo, da ieri c’è anche l’ufficialità: Giorgio Furlani è il nuovo amministratore delegato dei rossoneri, dal 5 dicembre succederà ad Ivan Gazidis, che lascia un’eredità pesante, con grandi risultati dentro e fuori dal campo. Ieri il manager uscente ha salutato la squadra a Milanello: grande commozione e coinvolgimento da entrambe le parti, racconta chi c’era. A un certo punto Gazidis ha mostrato ai giocatori riuniti in cerchio una fotografia della vittoria ai rigori contro il Rio Ave del 2020, spareggio per l’Europa League, spiegando come la forza del gruppo sia nata quella sera, in quell’abbraccio sotto il diluvio. «È stato un percorso meraviglioso, ma potete raggiungere ancora altri grandissimi traguardi» le sue parole al gruppo, che lo ha applaudito a lungo.
Fin qui RedBird ha confermato i dirigenti dell’area tecnica Maldini e Massara, oltre il presidente Scaroni: la nomina di Furlani risulta quindi l’unico cambio al vertice, anche se non è altro che l’ennesimo segnale di continuità tra le due proprietà che si sono passate il testimone col closing da 1,3 miliardi sancito il 31 agosto. Furlani, già nel cda rossonero dal 2018, è stato infatti per 12 anni portfolio manager di Elliott, incarico che lascerà: adesso sarà dipendente Milan. Per lui anche una scelta di vita: via da Londra, tornerà insieme alla moglie e ai tre figli (milanisti) nella sua Milano, dove ha studiato Economia in Bocconi, prima di ottenere un master in Business Administration ad Harvard e lavorare come analista in Lehman Brothers e poi in Apollo Management.
«Voglio ringraziare Gerry Cardinale e il team di RedBird per avermi concesso il grande onore di guidare il club che amo mentre si avvia a una nuova fase della sua rinascita – le prime parole di Furlani —. Nei prossimi anni insieme potremo raggiungere nuovi e grandi traguardi».
Cardinale ha commentato così l’annuncio: «Quando RedBird ha preso su di sé la responsabilità di divenire custode del Milan, abbiamo detto che avremmo portato nel club la nostra esperienza in sport, media e intrattenimento per riportarlo all’apice del calcio europeo, a cui appartiene. In Giorgio abbiamo riconosciuto il profilo di a.d. ideale per guidare giorno per giorno il club e lavorare a stretto contatto con il team di RedBird, per trasformare quella visione in realtà. Giorgio conosce a fondo sia il club che la città e, fattore ancor più importante, negli ultimi quattro anni ha conquistato stima e fiducia di tutto il team a Casa Milan. Potrà dunque gestire al meglio il passaggio al suo nuovo ruolo di leadership per mantenere la nostra attenzione sugli obiettivi sfidanti che abbiamo davanti a noi».
I dossier sul tavolo sono diversi: la crescita di marchio e marketing, il raggiungimento del pareggio di bilancio, la fondamentale partita stadio. Oltre ovviamente al campo, con lo scudetto da difendere e l’obiettivo seconda stella ancora vivo. Il Napoli però corre e per provare a raggiungerlo servirà un Diavolo diverso da quello (non) visto a Cremona. Serve innanzi tutto battere domani la Fiorentina, altrimenti è dura.