Corriere della Sera, 11 novembre 2022
Senato, solo 2 donne tra 10 presidenti di commissione
Riequilibrare era proprio impossibile. Ma almeno, al Senato, due donne su dieci presidenti di commissione ci sono. Del resto, era difficile far peggio che alla Camera, 14 uomini su 14. Ieri, l’elezione dei vertici delle commissioni a Palazzo Madama ha quantomeno invertito la tendenza: Giulia Bongiorno, leghista, guiderà la commissione Giustizia, Stefania Craxi – come già nella seconda parte della scorsa legislatura – presiederà la commissione Esteri.
L’elezione di Bongiorno è sotto il segno di un passato che ritorna. Lo ha ricordato lei stessa: «Sapete chi mi ha proclamato? Roberto Scarpinato che presiedeva i lavori di commissione in quanto senatore più anziano...». Il punto è che l’oggi senatore stellato fu il pm del processo di Palermo a Giulio Andreotti, che era difeso proprio da Bongiorno: «Anche lui ha sorriso di questo fatto e ha detto molto carinamente “non mi resta che cedere il passo”». La vice presidente della commissione è Ilaria Cucchi, eletta con Alleanza Verdi e Sinistra.
A dispetto della forte maggioranza, il centrodestra al Senato dovrà non sbagliare i suoi conti. E infatti sono già stati indicati 19 senatori come sostituti ufficiali di altrettanti colleghi. Questo certamente per la riduzione degli eletti, ma anche per l’alto numero di senatori chiamati a incarichi di governo: 9 ministri e 10 sottosegretari che non sempre potrebbero essere in commissione a votare. E così, i loro sostituti li rappresenteranno nelle rispettive commissioni. Massima concentrazione di alter ego nella delicata commissione Politiche europee: il leghista Claudio Borghi sostituirà Roberto Calderoli, Elena Murelli farà le veci di Matteo Salvini, Giovanni Satta (FdI) interverrà al posto di Adolfo Urso e Francesca Tubetti, stesso partito, prenderà il posto di Luca Ciriani. In commissione anche Silvio Berlusconi e Dario Franceschini. Mentre nella commissione Finanze, l’azzurro Claudio Lotito sostituirà Anna Maria Bernini. Tra i leader, Carlo Calenda sarà tra i commissari per l’Industria, Matteo Renzi per la Esteri e la Difesa.
Per tornare ai presidenti eletti ieri, cinque appartengono a FdI: Alberto Balboni (FdI) guiderà la commissione Affari costituzionali, l’ex ministro Giulio Terzi Di Sant’Agata sarà alle Politiche Ue, Nicola Calandrini alla guida della Bilancio, Luca De Carlo (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) e Francesco Zaffini, per la Affari sociali e Lavoro.
Dalla Lega sono stati indicati e poi eletti Massimo Garavaglia (Finanze e Tesoro) e Roberto Marti (Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport), mentre Forza Italia con Claudio Fazzone guiderà Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica.