La Stampa, 10 novembre 2022
Le nuove donne al congresso Usa
Il Midterm ha il volto di donna. Delle numerose candidate che sono riuscite a conquistare un seggio alla Camera o al Senato, di quelle diventate governatrici di alcuni dei 36 Stati Usa andati alle urne. Ma anche di quelle che hanno confermato il proprio incarico e delle colleghe uscite sconfitte. Tra loro alcune hanno scritto una pagina di storia della politica americana. Come la democratica Becca Balint, diventata la prima donna e la prima persona apertamente omosessuale ad essere eletta al Congresso dal Vermont.
La procuratrice generale del Massachusetts, la democratica Maura Healey, ha infranto due barriere: prima donna eletta alla guida del Massachusetts e prima governatrice apertamente lesbica della nazione. Aruna Miller, nata in India, è la prima americana-asiatica e il prima vice governatrice immigrata eletta in Maryland. Kathy Hochul è la prima donna eletta governatrice di New York, Katie Britt è la prima donna eletta al Senato per lo Stato dell’Alabama, mentre in Wyoming trionfa Harriet Hageman, la trumpista che soffia lo scranno a Liz Cheney. Tra le «freshwomen 2023» della Camera si fa notare Anna Paulina Luna, militante «pro-life», prima donna messicana americana della Florida eletta al Congresso, che assicura un nuovo seggio per i repubblicani alla Camera.
L’ex portavoce della Casa Bianca durante la presidenza Trump, la repubblicana Sarah Huckabee Sanders è stata eletta governatrice dell’Arkansas, diventando la prima donna a guidare lo Stato del Sud. La democratica Summer Lee è la prima donna afroamericana eletta al Congresso dalla Pennsylvania. Delia Ramirez rappresenterà l’Illinois a Capitol Hill, prima latina eletta da uno Stato del Midwest. Vincono tutte le donne della nuova destra conservatrice, tutte figlie di minoranze etniche, considerate la risposta di destra alle Squad di AOC. Maria Elvira Salazar, 60 anni, deputata eletta in Florida, figlia di esuli cubani, è nata a Little Havana, Miami, e ha trascorso parte della sua infanzia a Porto Rico. Giornalista di professione, ha lavorato 30 anni con la rete in lingua spagnola Telemundo. Proveniente dalla West Coast è la pattuglia asiatica delle «Freedom Force». Michelle Park Steel, 65 anni di Seul, Corea del Sud, è stata la prima deputata coreano-americana eletta al Congresso, insieme a Young Kim, 58 anni di Incheon ma cresciuta a Seul. Nel 1975 si è trasferita a Guam con la famiglia, ha studiato economia alla University of Southern California e per 21 anni è stata collaboratrice del deputato Ed Royce.
Stephanie Bice, 47 anni, è stata invece eletta deputata in Oklahoma dove è nata da madre americana e da padre iraniano. È stata la prima iraniana-americana a mettere piede al Congresso. Viene dall’Ucraina invece Victoria Spartz, classe 1978, imprenditrice e deputata dell’Indiana. Originaria di Nosivka è il primo membro del Congresso nata in Ucraina o in una Repubblica sovietica. Ha fondato la sezione del Tea Party (il movimento conservatore libertario considerato precursore del populismo di destra) della Hamilton County, in Indiana. In bilico invece il futuro alla Camera della deputata Yvette Herrell, già eletta in New Mexico e la prima nativa americana a servire nel Capitol per il Grand Old Party.
Tra le probabili sconfitte c’è Lauren Opal Boebert, 35 anni, deputata eletta per il Colorado. Ultraconservatrice e attivista per i diritti per le armi, vive a Rifle, in Colorado, ha aperto un ristorante che si chiama Shooters Grill, dove i dipendenti sono incoraggiati a portare apertamente armi da fuoco. Così come a perdere è Kari Ann Lake, la giornalista conduttrice televisiva che si era presentata per il governatorato dell’Arizona. Tra gli sconfitti illustri c’è infine Elaine Goodman Luria, la deputata democratica della Virginia che ha costruito la sua fortuna sulla Commissione d’inchiesta sul 6 gennaio 2021.