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 2022  novembre 06 Domenica calendario

COME STA SERGIO STAINO? PARE CHE IL VIGNETTISTA 82ENNE SIA RICOVERATO ALL’OSPEDALE DI FIRENZE IN GRAVI CONDIZIONI. STORICO DISEGNATORE PER “L’UNITÀ”, DI CUI È STATO DIRETTORE, NEGLI ULTIMI TEMPI È DIVENTATO QUASI DEL TUTTO CIECO PER UNA DEGENERAZIONE RETINICA. MA HA SEMPRE CONTINUATO A LAVORARE – LA NOTIZIA SULLE SUE CONDIZIONI DI SALUTE NON VIENE CONFERMATA, MA… -

Sta circolando la notizia che Sergio Staino, noto vignettista e disegnatore tra i più famosi d’Italia, sia stato ricoverato all’ospedale di Firenze in gravi condizioni. Una circostanza ancora non confermata da fonti ufficiali, tanto che alcune figure vicine a lui rassicurano. Ma nel mondo della cultura c’è preoccupazione per Staino, che ha 82 anni.

Sergio Staino è conosciuto per essere stato il vignettista storico de «L’Unità», di cui è stato direttore ma le sue vignette sono uscite per tantissime testate nazionali. Ha pubblicato vari libri ed è il creatore di Bobo il personaggio satirico più famoso d’Italia, così simile a un suo caro amico, Umberto Eco. Militante nella sinistra marxista, Staino è un irregolare della scena politica e culturale italiana.

Ha vinto vari premi e non ha mai ceduto alle lusinghe del mercato editoriale. È stato amico di Eugenio Scalfari e di recente si era esposto a favore di + Europa. Ha sempre avuto simpatia per i radicali e l’ultima sua apparizione è stata al Premio Tenco, invitato da Stefano Senardi. Fu un sostenitore di Radio Radicale e dal 2019 iniziò la collaborazione con «Il Riformista».

Staino è inoltre uno dei presidenti onorari dell’UAAR, l’unione di atei e agnostici razionalisti, nonostante abbia collaborato con «Avvenire» con Hello Jesus, a dimostrazione del suo spirito eretico e non incasellabile. Nei tempi più recenti è diventato quasi del tutto cieco per una degenerazione retinica, m nonostante questo ha sempre continuato a lavorare, uscendo ultimamente soprattutto per «La Stampa» e «Treccani».

Negli ultimi tempi si era detto amareggiato nel vedere la sinistra divisa tra le piazze pacifiste e quelle degli interventisti, lui che da subito ha scelto di schierarsi a favore del sostegno all’Ucraina. Le sue condizioni di salute, ci confermano, non sono buone, ma non si hanno per ora altre informazioni.