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 2022  novembre 06 Domenica calendario

Allo stadio in 30mila, per ascoltare Bergoglio

MANAMA (BAHREIN) Lo stadio in cui si giocano le partite di calcio della Coppa del Golfo, costruito dalla famiglia reale del Bahrein per ospitare 30mila tifosi, stavolta si è riempito di cristiani. Una folla del genere (e per giunta per una messa all’aperto) non si era mai vista prima. Almeno duemila di loro sono arrivati dall’Arabia Saudita che dista mezz’ora d’auto da Manama, la capitale bahreinita. A queste latitudini dove il sistema si basa sulla legge coranica, un evento religioso che non sia musulmano non è mai scontato e, di sicuro, fino a qualche anno fa sarebbe stato inimmaginabile. Merito del cammino inter-religioso intrapreso da Papa Francesco con l’Islam moderato e con il quale, nel 2019, ha firmato negli Emirati Arabi la dichiarazione sulla Fratellanza con il Grande Imam del Cairo, Al Tayyeb, massima autorità teologica sunnita.Il drone dall’alto, ieri mattina, rimandava immagini memorabili, segno della buona volontà delle autorità musulmane.Sotto re Al Khalifa i cristiani da tempo godono di una discreta libertà, tanto che possono andare a messa senza doversi nascondere o rischiare l’arresto come in Arabia. L’anno scorso hanno potuto persino inaugurare una cattedrale su un terreno di seimila ettari donato dal sovrano, anche se nella penisola il cristianesimo resta una religione di serie B. Le discriminazioni verso i cristiani lavoratori immigrati, a volte quasi degli schiavi – non mancano. Alla messa di Papa Francesco c’erano soprattutto filippini, indiani, malgasci, srilanchesi, pachistani. Volti di persone umili e composte, un mosaico di tratti somatici che riflettevano la differente provenienza. Gente di grande fede. Al momento della consacrazione nello stadio è sceso un silenzio irreale. Il clima era raccolto e la commozione ovunque palpabile. Qualcuno si asciugava gli occhi. Papa Francesco ha toccato il tema della libertà religiosa e del diritto a immigrare.LE PAROLE«Il Signore (...) vede e soffre vedendo ai nostri giorni, in tante parti del mondo, esercizi del potere che si nutrono di sopraffazione e violenza, che cercano di aumentare il proprio spazio restringendo quello degli altri, imponendo il proprio dominio e limitando le libertà fondamentali, opprimendo i deboli». Bergoglio ha anche incoraggiato a spezzare la catena della inimicizia, della vendetta, a non covare risentimenti. Il principio dell’occhio per occhio, dente per dente va sostituito con «porgi l’altra guancia», ha detto. È il Vangelo che «chiede di rimanere sempre, fedelmente, nell’amore, nonostante tutto, anche dinanzi al male e al nemico». Il Vicario Apostolico d’Arabia, monsignor Paul Hinder, a fine messa, ha letto un messaggio per il sovrano: «Desidero ringraziare Sua Maesta lo Sceicco Hamad bin Isa bin Salman Al Khalifa, insieme alla Famiglia Reale e ai membri del Governo, che generosamente hanno reso possibile questa visita e ci hanno concesso questo spazio per una messa pubblica con una cosi grande folla, non solo di cristiani, ma anche di gente che e vicina al nostro comune sentire». Nel pomeriggio Francesco ha incontrato un migliaio di giovani nella più antica chiesa del regno, risalente al 1939. Con loro si è raccomandato di reagire e non avallare mai guerre e conflitti. «Siete chiamati a reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si imiti alle parole. Le parole non bastano: c’è bisogno di gesti concreti portati avanti nel quotidiano. Non avallate le guerre». Mentre il Papa predicava a qualche isolato di distanza dalla scuola un gruppo di donne velate, bambini e qualche ragazzo manifestavano per strada, mostrando diversi cartelli coi quali chiedevano aiuto al Pontefice per la liberazione dei loro familiari imprigionati dal re con la Rivolta delle Perle del 2011. Si trattava di dimostranti sciiti, la corrente musulmana maggioritaria in Bahrein e fortemente osteggiata dalla casa regnante sunnita. Secondo una Ong situata a Londra BIRDbahrain – i manifestanti sarebbero stati minacciati dalla polizia e ora rischiano l’arresto. Oggi Papa Francesco riparte per Roma dove arriverà nel pomeriggio a Fiumicino