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 2022  novembre 04 Venerdì calendario

COLPO D’IRENE! – LA PIVETTI HA CAMBIATO VITA. L'EX PRESIDENTE DELLA CAMERA ORA VIVE IN UN CENTRO SOCIALE E GESTISCE LA MENSA NO PROFIT DI MONZA “SMACK”: “CI OCCUPIAMO DI OFFRIRE OPPORTUNITÀ DI LAVORO PER PERSONE CON FRAGILITÀ SOCIALI E DIAMO LAVORO A DIECI PERSONE” – “SONO LA PRIMA AD ARRIVARE E L’ULTIMA A SPEGNERE LE LUCI, MI SEMBRA PIÙ PRATICO STARE QUI” – “I PROCESSI? È DOLOROSO FINIRE NEL TRITACARNE, MA HO IMPARATO CHE LA GIUSTIZIA HA I SUOI TEMPI. PREFERISCO USCIRNE CON LE OSSA AGGIUSTATE BENE, PIUTTOSTO CHE IN QUALCHE MODO” -

E' stata la più giovane presidente della Camera della Repubblica Italiana e ha alle spalle un passato da deputata della Lega, per tre legislature, imprenditrice e donna di spettacolo. Oggi Irene Pivetti fa la volontaria in una mensa per persone bisognose da 100 posti a Monza. Si sveglia presto la mattina, anzi ha preso in affitto un appartamento nei pressi, per essere più tempestiva.

 "Da un anno e mezzo sono responsabile delle startup per la cooperativa sociale Mac di Milano — racconta Pivetti, raggiunta dal Corriere della Sera —. Ci occupiamo di offrire opportunità di lavoro per persone con fragilità sociali, immigrati, uomini e donne che non avrebbero molte chance di inserimento nel mercato del lavoro tradizionale. Nel ristorante diamo lavoro a dieci persone, ma a regime contiamo di assumere ancora. Il nostro obiettivo è la sostenibilità", spiega mentre si trova ricomincia nel ristorante "Smack" del Centro Sociale di via Tazzoli, cuore del quartiere di San Fruttuoso.

"Felice tra i poveri e i bisognosi" La ex presidente della Camera è felice della sua nuova vita. Un caso fortuito il suo legato a una collaborazione tra Mac e la cooperativa Per Monza 2000 che gestisce il centro sociale comunale e comprende un pensionato da 92 camere singole, come scrive il Corriere. In esso sono ospitate persone bisognose, in carico ai servizi sociali della città, ma anche studenti e lavoratori che necessitano di un alloggio temporaneo.

"Io stessa - racconta Pivetti - ho preso una camera qui perché il locale apre alle 6.30 e chiude tardi. Sono la prima ad arrivare e l’ultima a spegnere le luci, quindi mi è sembrato più pratico restare qui, piuttosto che fare la spola da Milano". Il progetto le appartiene nell'intimo e anche il nome è frutto della sua fantasia.

Il lavoro è impegnativo, spiega. Il costo del pasto è di 8,50 euro per i pensionanti e un euro in più per gli esterni. "C’è curiosità intorno alla mia presenza - ammette Pivetti -. Qualcuno ama parlare di politica, non mi sottraggo, anche se non fa più parte della mia vita. Mi piacerebbe che questo luogo diventasse una sorta di tinello di casa, dove trovare cucina casalinga a prezzi calmierati, ma anche un luogo di aggregazione per il quartiere. Mi ha fatto piacere vedere intere famiglie nel fine settimana, non vedo l’ora di organizzare spaghettate a mezzanotte e ho fatto portare un piccolo palco per gli eventi", aggiunge.

Non nega però che il procedimento a suo carico in corso per evasione e auto-riciclaggio la stia provando. "è doloroso finire ne tritacarne, ma ho imparato che lòa giustizia ha i suoi tempi", ha detto.