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 2022  novembre 02 Mercoledì calendario

Da «permacrisis» a «warm bank», le dieci parole dell’anno secondo Collins

Potrebbe andar peggio – potrebbe piovere», diceva il fido Igor al dottor Frankenstein in Frankenstein Junior pochi istanti prima dell’inevitabile diluvio. Più che una battuta, un aforisma, e questo 2021-22 con il suo crescendo orribile – la pandemia, la recessione, l’inflazione, la guerra, il carovita, il riscaldamento globale, il pericolo di un bombardamento atomico – evoca inevitabilmente quell’aforisma di Mel Brooks, e il neologismo inglese scelto dal dizionario Collins come parola dell’anno lo dimostra: «Permacrisis», crisi permanente, vocabolo che descrive la sensazione di vivere un periodo di crisi senza tregua coniato negli agitati anni ’70 ma entrato ora prepotentemente nell’uso comune.
«Riassume, in sostanza, quanto sia stato orribile il 2022 per così tante persone», ha spiegato alla Bbc Alex Beecroft, direttore di Collins Learning. «La lingua può essere uno specchio di ciò che sta accadendo nella società e nel resto del mondo, e quest’anno ha lanciato una sfida dopo l’altra. Siamo tutti in un continuo stato di incertezza e preoccupazione con gli sconvolgimenti causati da Brexit, pandemia, maltempo, guerra in Ucraina, instabilità politica, crisi dell’energia e del costo della vita».
Gli studiosi del dizionario Collins lavorano ogni anno alla compilazione dell’elenco delle dieci parole o frasi che «riflettono il nostro linguaggio in continua evoluzione e le preoccupazioni di coloro che lo usano». Le altre parole del 2022? Di tragica attualità è «Kyiv» (spelling ucraino, mentre il tradizionale, e di uso più comune in Occidente, «Kiev», è la traslitterazione del russo). Stesso discorso per «quiet quitting», espressione che indica secondo il Collins «l’atto di svolgere i propri doveri di base sul lavoro e non di più, per protesta o per migliorare l’equilibrio tra lavoro e vita privata».
Le fonti dei lessicografi del Collins? Un database sterminato compilato via computer, oltre a una serie di fonti multimediali, inclusi i sempre più influenti social media. Secondo Beecroft, «la nostra lista riflette lo stato del mondo in questo momento – non sono molte le buone notizie, anche se, vista la determinazione del popolo ucraino riflessa dall’inclusione di Kyiv, ci sono raggi di speranza».
Ecco l’elenco delle prime 10 parole e frasi in ordine alfabetico: «Carolean», carolingio, cioè relativo a Carlo III di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, o al suo regno. «Kyiv», la capitale dell’Ucraina. «Lawfare»: l’uso strategico di procedimenti legali per intimidire o ostacolare un avversario. «Partygate», cioè lo scandalo politico sulle feste tenute negli uffici del governo britannico nel 2020 e nel 2021 infrangendo le regole sulle restrizioni Covid. «Permacrisis». «Quiet quitting». «Splooting»: cioè l’atto di sdraiarsi a pancia in giù con le gambe distese, come per esempio amano fare i cani per rinfrescarsi l’addome. «Sportswashing»: strategia di pubbliche relazioni volta a sponsorizzare o promuovere eventi sportivi nel tentativo di migliorare la propria reputazione, offuscata da qualche scandalo, o per distrarre l’attenzione del pubblico da un’attività controversa. «VibeShift», più o meno traducibile con «cambiamento di atmosfera»: una variazione significativa nell’atmosfera o tendenza culturale prevalente. «Warm Bank», un edificio riscaldato dove possono andare le persone che non possono permettersi di riscaldare le proprie case.