Barbara Costa per Dagospia, 1 novembre 2022
CHE MUTANDE PAZZE ‘STI ROLLING STONES - SI RACCONTA CHE UN GIORNO MICK JAGGER TROVÒ A LETTO ANITA PALLENBERG E MARIANNE FAITHFULL E... - BARBARA COSTA: “QUANDO PARTIVANO IN TOURNÉE INFINITE, E A SFRENARSI CON LE GROUPIE, ANITA PALLENBERG SAPEVA CONSOLARSI PRIMA DI TUTTO CON MARIANNE FAITHFULL, FIDANZATA DI MICK JAGGER, LIBIDINOSA E DECADENTE, EROINOMANE INGUAIATA, RIUSCITA A SFONDARE CON LA FACCIA TOSTA DI PASSARE PER VERGINE QUANDO A 18 ANNI ERA SPOSATA E MADRE” - IL LIBRO "PARACHUTE WOMEN" SULLE DONNE DEI ROLLING STONES -
“Mick Jagger? Posso schiacciarlo semplicemente con una parola”: però questa parola Anita Pallenberg mai l’ha detta o meglio, solo una volta le è scappato un “io li conosco e lo so: Brian andava a letto con Mick, ma Mick è innamorato di Keith, e forse di Mick lo è un po’ pure Keith, e Keith è l’uomo che Mick vorrebbe essere, e non può”. Scherzava…? Dimmi tu se non è stato uno spreco che Anita Pallenberg, musa dei Rolling Stones, sui Rolling Stones un libro mai l’abbia voluto scrivere.
Leale fino alla fine. Anita non lo sa ma di libri su di lei e sulle donne che hanno "fatto" gli Stones se ne pubblicano tuttora, come "Parachute Women", di Elizabeth Winder (Hachette ed.), che, con Anita, si accentra sulle figure di altre tre donne, rotolanti coi Rolling Stones negli anni '60 e '70: Marianne Faithfull, Bianca Jagger e Marsha Hunt. Se in barba a sei decenni queste femmine restano oggetto di fascino e curiosità inesauribili, la spiegazione sta qui: se vuoi un mito in vita essere e in eterno splendere, la vita te la devi vivere e non raccontartela né raccontare. Vivi secondo la tua testa, e fregatene del comune fare e sentire. Mai dare spiegazioni!!! Solo così mandi al diavolo ogni schiavitù.
Se in Italia abbiamo poche e tenui icone dannate e perciò tentanti nella loro esistenza fuorilegge, e fuggiasca, una vita che puoi biasimare, ma che nel profondo vorresti tua, pur un giorno solo, una notte… è perché male in passato s’è applicata (e nel presente così conformista? ma neppure a pensarci!) la legge del "The End" morrisoniano (sofocliano) “f*tti tua madre, uccidi tuo padre”, che, lo rammento ai distratti, non sta nell’incesto né nel parricidio, ma nel far tabula rasa di ogni precetto genitoriale.
La vita devi vivertela tu, godertela tu, sbatterci il muso tu! Come hanno fatto queste 4 donne qui, che non hanno conosciuto altra legge se non seguire ciò che ardevano respirare. E sperimentare. Anche distruggendosi. E fondamentalmente nel sesso.
E a una come Anita Pallenberg ogni pur attinente definizione sta stretta: come tratteggiare una romana, altera, un cervello attivo, parlante 5 lingue e infuso di sapere, pulsante, libresco e di vita, e una che ha avuto come primo amore Mario Schifano? L’abisso che separa Anita Pallenberg dalle bambolette attuali che (auto) passano per star, sta nella personalità e identitaria e lavorativa che Anita ha veemente preservato pure accanto a mostri sacri come gli Stones.
Se Anita era modella di primo piano, e attrice di film d’autore e, lo riconosce lo stesso Keith Richards “un uragano di esperienze e cultura, me la facevo sotto quando mi contestava quel poco che le balbettavo”, è insultante delinearla compagna di Brian poi di Keith e con intermezzo di Mick.
Sono stati gli Stones a guadagnarci con Anita, e tu leggi qui: "Angie" non è dedicata a Angela, la figlia di Keith e Anita, nooo!!! Angie è Anita, Angie si legge "Anita-I-Need-Ya". E Anita è la paura in "Gimme Shelter", la paura che Anita lasci Keith per Mick: quando Keith la scrive, Anita è con Jagger sul set a girare "Performance". E pure "You Can’t Always Get What You Want" è Anita, è Mick che non può averla dopo il film, è Anita che gli dice no, ferendolo nell’orgoglio.
Quando gli Stones partivano in tournée infinite, e a sfrenarsi con le groupie, Anita sapeva consolarsi prima di tutto con Marianne Faithfull, fidanzata di Mick, libidinosa e decadente, eroinomane inguaiata prima e peggio di Anita e una, Marianne, nella musica e nel cinema riuscita a sfondare con la faccia tosta di passare per vergine quando a 18 anni era sposata e madre, e una, Marianne, a letto con Keith che se ne moriva per quei suoi seni polposi, e una, Marianne, che ha sostituito Mick pure con Mario Schifano, l’ex di Anita (non so se è vero che Mick l’abbia gonfiato di botte).
Si racconta che un giorno Mick trovò a letto Anita e Marianne e finendo in malo modo scacciato dalle due seccate perché col suo pisello proprio non desideravano continuare… Se Anita solo una volta ha fatto sesso con un altro a letto con Keith e però con un Keith dissipato nei sonni dell’alcool, è per avere messo l’eroina davanti a sé e ai loro partner (e a Keith quando dall’ero ne esce) che prima Marianne poi Anita son state lasciate al loro demone.
Il posto di Marianne è stato preso da Bianca Pérez-Mora Macias, una nicaraguense vantante nobili natali ma figlia d’un bottegaio. E Anita – che con Keith convive senza fede al dito per risoluto stile sentimentale 13 anni, ci fa 3 figli, l’ultimo morto in culla a pochi mesi per cause rimaste oscure – la puzza sotto al naso di Bianca mai l’ha sopportata. E non solo per gelosia verso Mick, ma pure perché Bianca si ergeva a 'sto cavolo su Keith e la sua legge sotto i piedi e i suoi coltelli e pistole e virile e androgino coi vestiti e i trucchi di Anita… e con che diritto?
Tutti lo sapevano, che Mick aveva impalmato Bianca dacché incinta ma che Mick nel frattempo era diventato padre di un’altra bambina. E quando l’aveva messa incinta, quest’altra donna, Marsha Hunt (la sua "Brown Sugar", colei che consolava Jagger se stufo delle solfe di Bianca, ma pure colei che per far da Jagger riconoscere la figlia si affiderà allo stesso avvocato di Bianca in causa di divorzio milionario da Jagger…) se non mentre ingravidava pure Bianca?
Ha detto Anita Pallenberg: “Dove puoi andare dopo che sei stata innamorata di Keith Richards? Che altro c’è?”. Ma sì che c’è. Sul letto di Keith. Nel colpo di pistola che Scott Cantrell, 17enne toy boy di Anita, si spara in bocca. E con la pistola di Keith. È la roulette russa, baby. Ma è stato un incidente. Davvero. E i libri –e questo della Winder compreso – che descrivono Anita strega di magia nera, nera autrice di sortilegi… dicono il vero? Chissà. Ma più di un pusher di Keith, e molesto a Anita, ha fatto una brutta fine, crepando in (destinati? malefici?) incidenti navali e stradali.