la Repubblica, 1 novembre 2022
La villa di George Michael in ristrutturazione. Polemiche
È scoppiata una battaglia intorno alla casa di George Michael. E sembra averla vinta l’ultimo arrivato. La sontuosa residenza in cui il cantante viveva al numero 5 di The Grove, una via di antiche magioni nel quartiere londinese di Highgate, diventò un santuario dopo la sua morte nel giorno di Natale del 2016: fans venuti da tutto il mondo depositavano fiori, bigliettini, candele, lungo la cancellata dell’abitazione. Ma nel 2020 la proprietà è stata acquistata per 19 milioni di sterline (22 milioni di euro) da Stephen Cameron, un imprenditore con una fortuna di 170 milioni di sterline.
“È bellissima” disse dopo averla comprata, “e in più io sono un grande ammiratore di George, il che la rende anche migliore”. Da allora, tuttavia, il nuovo proprietario è in conflitto con i vicini di casa: vuole restaurare l’edificio, creando un appartamento per la servitù nelloscantinato, spostando la piscina e demolendo le ringhiere che delimitano il giardino di fronte alla casa, sostenendo che sono arrugginite, brutte e pericolose. Gli abitanti della zona si oppongono, affermando che i lavori cambieranno lo stile della proprietà, categoria Grade Listed, protetta come un bene nazionale. Bigliettini e candele in ricordo di Michael sono stati rimossi da tempo, ma la gente del posto, riunita nella Highgate Society, ci tiene a difendere l’armonia di un luogo carico di storia. Le autorità locali hanno dato ragione a Cameron e in questi giorni, riporta ilGuardian, i bulldozer hanno iniziato i lavori.
Di storia ce n’è sicuramente tanta, sulla collina di Highgate. Al numero 3 di The Grove visse il poeta del diciannovesimo secolo Samuel Taylor Coleridge. Più di recente, al 2 abitavano Sting e la moglie Trudie Styler, poco più in là Annie Lennox, l’attore Jude Law e la top model Kate Moss, che usava una scala per oltrepassare un muro di cinta e andare a nuotare nella piscina di George Michael. In quella che è stata a lungo un’oasi esclusiva di artisti e bohemienne, in realtà i cambiamenti erano già iniziati da alcuni anni. A cinquanta metri dall’ex-casa di George sorge Witanhurst, seconda più grande residenza privata di Londra dopo Buckingham Palace, 450 milioni di sterline di valore, di proprietàdell’oligarca miliardario russo Andrej Guryev (o di Vladimir Putin, secondo qualcuno). Il restauro di questa immensa magione è durato un decennio, per costruire una piscina di 70 metri, un cinema e un parcheggio per 25 auto. Un altro oligarca russo, Mikhail Fridman, ha una villapoco distante.
I nuovi ricchi non piacciono ai vecchi abitanti del quartiere non solo perché spendono e spandono, ma perché non partecipano alla vita della comunità. George Michael invece a ogni dicembre sponsorizzava la fiera di Natale e le decorazioninella vicina piazza, oltre a lavorare anonimamente in un rifugio per i senzacasa. “Last Christmas”, per citare la sua famosa canzone, sarà ricordato come l’ultimo Natale in cui The Grove manteneva qualcosa dei tempi in cui ci abitava lui.