La Stampa, 31 ottobre 2022
Il mondo compra con i pagherò
In tempi di inflazione alle stelle e salari fermi al palo, fa gola a molti la promessa “compri subito, ricevi immediatamente, ma paghi dilazionato”, senza passare attraverso i canali bancari o finanziari e con totale assenza di interessi. Soprattutto a quella Generazione Z che diffida dalle banche, che non usa le carte di credito e spesso fatica a razionalizzare i propri impegni finanziari. Il fenomeno del “Buy now, pay later”, o Bnpl, cresce e viene attenzionato dalle autorità di vigilanza. Anche in Italia.
L’onda di piccoli default in arrivo dagli Stati Uniti – dove crescono i giovani che bruciano i loro risparmi nell’illusione di potersi indebitare a costo zero per comprarsi una giacca o un viaggio – ha spinto Banca d’Italia ad accendere un faro su un fenomeno che è quasi impossibile da quantificare, con stime che oscillano dal miliardo e mezzo di euro – pari al 3% del valore dell’ecommerce – solo per l’online ai 6,2 miliardi di euro complessivi stimati dalla società di intelligence finanziaria Market & Research che nel nostro Paese calcola una crescita del 52,8% rispetto al 2021. Merito dell’adozione del sistema di pagamento da parte dei big del settore, come Amazon, Yoox o Farfetch, e delle neo-bank.
Un fenomeno che secondo Kaleido Intelligence, a livello globale per l’online, potrebbe sfondare quota 80 miliardi di dollari con una crescita del 50% rispetto all’anno scorso. Anche perché secondo PayPlug, i commercianti che hanno utilizzato questo metodo di pagamento registrano un aumento del carrello medio del 45% e un incremento di fatturato pari al 10%. Motivo per cui i costi dell’operazione sono tutti a carico loro.
Klarna, Scalapay e Clearpay sono alcune delle società che permettono di diluire il pagamento degli acquisti, anche direttamente da app dopo l’acquisto nei negozi fisici. E il fatto che Apple abbia annunciato l’intenzione di sviluppare un servizio di dilazione dei pagamenti direttamente da telefonino conferma quanto il settore sia effervescente.
Quello che spesso sfugge ai consumatori, però, è che l’assenza di interessi non sia un’assenza di rischi. Secondo Kruk, operatore specializzato nella gestione dei debiti, il 60% degli utilizzatori del Bnpl non si è mai accorto degli avvisi sulle conseguenze in caso di mancato pagamento e il 77% ignora ci siano delle sanzioni in caso di mancato pagamento di una rata. Addirittura, PayPal sottolinea come una rata saltata potrebbe far scattare «un’azione legale nei confronti dell’utente» e avverte che «potrebbe comportare criticità nell’ottenimento di altri finanziamenti, anche con terzi creditori». Avvertenze analoghe per gli altri operatori.
Eppure, la storia di crescita del comparto è solida in Italia, secondo Market & Research. Nel periodo 2022-2028 il tasso annuo di crescita composto (o Cagr, in inglese) è dato al 26,8 per cento. Si passerà dai 4,09 miliardi di euro del 2021 ai 25,98 miliardi del 2028. Sempre più persone usano il Bnpl, o ne sono incuriositi. Secondo un rapporto di marzo 2022 di Clearpay, il 56,1% degli italiani che non sono a conoscenza del metodo di pagamento sarebbe interessato a utilizzarlo. E non solo per i grandi acquisti. Nel luglio scorso Trenord, l’operatore dei trasporti ferroviari della Lombardia, ha annunciato il lancio della sua funzionalità Bnpl con Scalapay, che consente ai pendolari di acquistare i biglietti utilizzando l’opzione di pagamento differito.
Il problema principale, secondo le autorità, è la scarsa percezione della spesa, e quindi il possibile sovraindebitamento. Banca d’Italia ha messo in guardia i consumatori sull’utilizzo del Bnpl. Si tratta, spiegano da via Nazionale, di una «forma di credito che si sta diffondendo anche nel nostro Paese, ma non è oggetto di una specifica regolamentazione. Pertanto, la disciplina applicabile e le relative tutele dipendono dal modo in cui è configurata». Questa forma di finanziamento, ricorda l’istituto, è «solitamente di importo contenuto e può essere offerta sia online sia presso punti vendita fisici, nella maggior parte dei casi non prevede interessi o oneri a carico del consumatore, ma commissioni in caso di ritardo o mancato pagamento». Il credito è concesso con una procedura molto rapida, e in questo caso «senza lo svolgimento di una valutazione del merito creditizio o sulla base di una valutazione semplificata». Il contesto di poche regole e procedure velocizzate, rimarca Palazzo Koch, può essere fuorviante: «La facilità di accesso al servizio, unitamente alla circostanza che il Bnpl è generalmente utilizzato per acquistare beni di consumo di importo contenuto, potrebbe incentivare acquisti non del tutto consapevoli e, quindi, potenzialmente non sostenibili per i consumatori, esponendoli a un rischio di sovraindebitamento», si spiega. Il monitoraggio, avverte Via Nazionale, sarà costante e continuo.
«È uno strumento da utilizzare con buon senso e responsabilità. Non dobbiamo farci ingannare dalla convinzione di poterci permettere tutto e subito», dice Simona Scarpa di Kruk Italia. Che poi aggiunge: «Siamo particolarmente preoccupati che questo strumento possa solo aumentare i casi di debiti personali, soprattutto in una fascia giovane della popolazione».