la Repubblica, 30 ottobre 2022
In morte di Hannah Goslar, la migliore amica di Anna Frank
Hannah o Hanneli, come viene chiamata nel celebre Diario, era una delle migliori amiche di Anna Frank. Si conoscevano dall’asilo e, dopo aver perso i contatti nel 1942 quando la famiglia Frank si nascose per sfuggire ai nazisti, si ritrovarono nel ’45 a Bergen- Belsen, poco prima che Anna morisse di tifo. Hannah Goslar è invece morta ora all’età di 93 anni e da quando nel 1947 emigrò a Gerusalemme – dove divenne infermiera, si sposò ed ebbe tre figli – ha contribuito a mantenere viva la memoria dell’Olocausto condividendo i ricordi della loro amicizia.
Nata a Berlino il 12 novembre 1928da genitori ebrei tedeschi, fuggì con la famiglia dalla Germania nel 1933 subito dopo l’arrivo al potere di Hitler, e si stabilì ad Amsterdam: il padre, Hans Goslar, era stato viceministro degli Affari esteri della Repubblica di Weimar. È qui che Hannah e Anna Frank, che abitavano nella stessa strada e frequentavano la stessa scuola, fin dall’asilo, divennero ben presto migliori amiche, come si legge nel Diario.
«Vivevamo vicine e il nostro primo incontro avvenne nel 1934», ha raccontato Hanneli in una lunga testimonianza raccolta dalla scrittrice americana Alison Leslie Gold nel libro Mi ricordo Anna Frank, pubblicato in Italia da Rizzoli (dal quale è stato tratto l’omonimo film di Alberto Negrin nel 2009 e anche Anne Frank – La mia migliore amica uscito nel 2021 per la regia di Ben Sombogaart). «Ci incontrammo in un negozio di alimentari», si legge ancora nel racconto di Hanneli, «mia madre e la sua cominciarono a parlare in tedesco perché nessuna delle due conosceva l’olandese. Anna era con lei. Il giorno dopo, quando la rividi all’asilo, la riconobbi di schiena e corsi ad abbracciarla. Da allora, divenimmo amiche. A scuola, anni dopo, Anna tra una lezione e l’altra scriveva su un diario, che proteggeva da sguardi indiscreti. Quando la rividi nel campo di concentramento ero felice ma al tempo stesso triste. Speravo si fosse salvata scappando in Svizzera. Solo dopo la fine della guerra, seppi della morte di Anna».
A differenza dell’amica, infatti, Hanneli e la sorella Gabi furono gli unici membri della loro famiglia a sopravvivere all’Olocausto. Nel 1947 emigrò a Gerusalemme, dove sposò il medico Walter Pinchass Pick dal quale ha avuto tre figli, 11 nipoti e più di 31 pronipoti. Della sua famiglia numerosa Hannah Gosler amava dire: «È la mia risposta a Hitler».