Il Giornale, 29 ottobre 2022
Harry ha intascato 43 milioni per sparare sulla corte
Il Principe Harry arriva in libreria il 10 gennaio con l’autobiografia «Spare», che si preannuncia come «una bomba» per la Casa Reale, un testo che sarà campione di incassi e foriero di nuove scintille con la Famiglia reale. E Re Carlo III annuncia appena 24 ore dopo che è lui a prendere il titolo di Capitano generale dei Royal Marines, l’incarico onorario militare che è stato tolto a Harry nel 2020 dopo la Megxit, quando con la moglie Meghan decise di abbandonare gli impegni reali e annunciò il trasferimento negli Stati Uniti.
Dal titolo, ai contenuti, alle vendite previste, il libro è già un caso, la scossa di terremoto del 2023 per la Casa reale britannica. Harry, che per raccontarsi avrebbe incassato circa 20 milioni di euro in anticipo, spiega che si tratta del «resoconto di prima mano della mia vita, che è accurato e del tutto veritiero». E i precedenti, interviste e dichiarazioni feroci, fanno già tremare la Corona. Ma a promettere ancora di più è il nome del ghostwriter che si è occupato della stesura del testo, il premio Pulitzer JR Moehringer, biografo ombra di Andre Agassi. Il campione del tennis, nell’autobiografia «Open» scritta con Moehringer, raccontò del terrore per il padre violento e dell’odio nei confronti del tennis, sbancando in libreria con un best seller considerato tra le memorie sportive imperdibili.
«Spare» dice molto già dal titolo, di cui a Buckingham Palace hanno scoperto solo dopo l’annuncio ufficiale della casa editrice, la Penguin Random House. Vuol dire «di scorta», «di ricambio», chiaro riferimento all’essere eternamente secondo di Harry, in una Famiglia in cui solo il primogenito, il fratello William, è da sempre il predestinato a ereditare il trono e tutti gli onori. «An heir and a spare», dicono gli inglesi. Sempre meglio avere due figli: «un erede e un ricambio». Pare che così lo chiamasse Diana. Anche i ricchi piangono, insomma. A Buckingham Palace c’è una vita nell’ombra, oltre la patina.
A nessun membro della Famiglia reale è stato concesso di visionare il testo. Il lancio rivela che si tratta di un «viaggio personale, dal trauma alla guarigione», che ripercorre la tragica camminata di Harry dietro la bara della madre, Diana. E che potrebbe arrivare – questo è il timore a Palazzo – fino all’accusa più feroce lanciata dal Principe alla Casa reale, con la rivelazione del nome di quel componente della monarchia che avrebbe pronunciato commenti razzisti sulla nascita di Archie, il primogenito di Harry e Meghan. «Con la sua onestà cruda e incrollabile – spiega Markus Dohle, direttore della Penguin – Spare è una pietra miliare dell’editoria, piena di intuizioni, rivelazioni, autoanalisi e saggezza conquistata a fatica sull’eterno potere dell’amore sul dolore». E dei retroscena reali sulle apparenze dorate.
Le 416 pagine rischiano di prendere a picconate l’immagine della monarchia, ora che al comando c’è una figura ben più debole di Elisabetta II, il Re Carlo, padre di Harry. Il testo, previsto per fine anno, ha subìto un ritardo, ritoccato dopo la morte della Regina, si sospetta per ammorbidire i toni. Ma fonti vicine alla monarchia dicono di aspettarsi che sia «critico di tutti e di tutto». Gli avvocati sono in attesa. «Altro che riconciliazione. Sarà una bomba nucleare».
«Spare» potrebbe essere solo l’antipasto. L’autobiografia dovrebbe comporsi di tre titoli, per un totale di 43 milioni incassati da Harry. Appena 2, per ora, andranno in beneficenza.