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 2022  ottobre 23 Domenica calendario

Il First Gentleman, i bambini e le famiglie al Quirinale

È stata una cerimonia piena di bambini, di figli, parenti, di fidanzati e fidanzate che rubano la scena ai protagonisti. È stata, intanto, la prima volta che, per assistere al giuramento di un presidente del Consiglio, è salito al Quirinale anche un First Gentleman ed è inutile interrogarsi su come definire altrimenti Andrea Giambruno. Suona peggio First Partner e certo non può essere First Husband, poiché con Giorgia Meloni non è sposato e comunque la traduzione suonerebbe come Primo Marito. Insomma, non c’è la parola in inglese, figuriamoci in italiano. C’è però il giornalista di Mediaset, 40 anni, quattro meno della premier, che scende dalla 500 L di famiglia, chioma fluente, pizzetto alla Brad Pitt, abito scuro, cravatta blu con piccolo tricolore, dono recente di Giorgia ai suoi. Sventola un saluto e un sorriso all’indirizzo dei flash. Tiene per mano la First Daughter, Ginevra, sei anni, riccioli biondi, occhi azzurri, una Giorgia in miniatura che si mette a saltellare tutta allegra nel suo vestitino con le piume e conquista subito i fotografi e poi, via via, tutti quelli che incrocerà.
La piccola assisterà buona buona alla cerimonia, seduta in prima fila nel Salone delle feste, la testolina – a un certo punto – poggiata sul petto del papà, ed è anche questa una prima volta: non avevamo avuto una premier donna, quindi neanche una premier mamma. Sullo sfondo, resta il ricordo di quando, nel 2016, il candidato sindaco di Roma Guido Bertolaso, a chi gli chiedeva se Meloni potesse essere vicesindaco, rispondeva che era incinta, doveva fare la mamma.
Nelle cinque file di sedie dei familiari, i bambini sono cinque e, contando la prole più adulta, i figli sono otto in totale, discreto manifesto di un governo che inaugura un dicastero della Natalità, sebbene il record vada a Graziano Delrio, che di figli ne ha nove e che, nel 2013, ne portò al giuramento una buona parte, mentre, da premier, Matteo Renzi si presentò coi tre bambini a formare il tricolore: un maschietto col maglioncino verde, uno col maglioncino rosso e la femminuccia in bianco. Adesso, accanto a Ginevra, c’è zia Arianna, sorella della premier e moglie del ministro all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida. Hanno due bambine, ma non le hanno portate, forse per evitare l’effetto pranzo di famiglia.
Mirta, 10 anni, secondogenita di Matteo Salvini, è seduta sulle ginocchia della fidanzata del papà Francesca Verdini, che le accarezza i capelli, le parla all’orecchio e la fa ridere. Accanto a loro, Federico Salvini, 19 anni, figlio maggiore del vicepremier e ministro alle Infrastrutture. E questo, invece, sembra un manifesto delle famiglie allargate. In terza fila, ci sono le due deliziose bimbe del ministro alla Salute Orazio Schillaci, in ultima, il figlio del ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. In prima fila, accanto alla mamma Brunella Orecchio, c’è anche Filippo Tajani, figlio del ministro egli Esteri e vicepremier Antonio Tajani. Il ministro della Difesa Guido Crosetto è arrivato col primogenito Alessandro, 25 anni, ma senza i due figli più piccoli, di nove e sette. Fra mogli di e mariti di, attira l’attenzione il compagno del ministro al Turismo Daniela Santanché, ovvero Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. I due sono vestiti con lo stesso punto di blu e, anche qui, non si era mai visto un principe accompagnare una ministra. E il principe le sta pure un passo indietro.
Un passo indietro non solo metaforico l’ha dovuto il First Gentleman Giambruno, che ha rinunciato a condurre Studio Aperto e TgCom24 per evitare accuse di conflitti d’interessi. Ora, lavora al desk dei tg, forse tornerà a fare l’autore di un talk di attualità. Secondo Il Foglio, avrebbe confidato a un collega: «È una scelta condivisa con l’azienda. Se sbagliassi un congiuntivo, attaccherebbero Giorgia anche per questo». Intanto, si scatta la foto di gruppo dei ministri, manca solo Santanché. Tutti si chiedono dov’è, ma si è attardata a salutare e vezzeggiare la piccola Ginevra.