La Stampa, 22 ottobre 2022
In Italia due pedoni investiti ogni ora
Tremila morti all’anno, sono questi i dati agghiaccianti degli incidenti stradali in Italia. Provocati dalla eccessiva velocità, dalla distrazione per esempio di chi guida incollato allo schermo dello smartphone, da chi guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o alcol. Si calcola che il 10 per cento degli incidenti sia provocato da automobilisti alterati. Al 15 settembre, secondo quanto garantisce l’Asaps di Giordano Biserni che da trent’anni si occupa di sicurezza stradale, ben 29 bambini hanno perso la vita nelle strada italiane, investiti sulle strisce pedonali, per lo più su quelle urbane dove anche per ovvi motivi di traffico si verificano 73 incidenti su 100 contro i 22 su strade extraurbane e i 5 in autostrada. La maggior parte degli incidenti si verifica durante il fine settimana, giorni in cui si concentra movida e alcol soprattutto tra i più giovani. Ogni ora in Italia vengono investiti due pedoni e i morti nel 2021 sono stati 471. Secondo Istat nel 2021 sono stati 151.875 gli incidenti stradali, con un più 28 per cento rispetto al 2020, anno del tutti a casa. Per Filiberto Mastrapasqua, dirigente di Polizia e direttore del sicurezza stradale, statisticamente la maggior parte degli incidenti accade per lo più per la violazione delle norme della strada o per distrazione. Sono le due grandi casistiche. L’uso del cellulare e l’ alterazione psicofisica che abbatte la soglia di attenzione combinata all’alta velocità e alla non considerazione dell’infrastruttura, dell’affollamento, e del traffico sono un combinato devastante, spiega Mastrapasqua. Per capire se gli incidenti stradali stanno aumentando bisogna prendere come anno di riferimento il 2019 perché le annate del 2020 e in parte anche del 2021 hanno abbattuto l’indice di circolazione. «Ad oggi facendo una proporzione dal 1 al 10 di ogni mese i nostri dati ci dicono che siamo ancora ai limiti, sotto il 2019. Sono cresciuti del doppio sul 2020 ma siamo lievemente al di sotto rispetto al 2019». Per Mastrapasqua l’unico modo per abbattere sensibilmente la statistica di una strage annunciata è la prevenzione, attraverso la diffusione della cultura della sanzione e del rispetto delle regole. «Le sanzioni non hanno solo uno scopo repressivo ma preventivo perché consentono di introdurre la cultura della sanzione, inoltre lo sviluppo tecnologico che ci aiuta: prima di andava con autovelox o sulle telecamere oggi c’è il telelaser. Ma quello che resta fondamentale è l’educazione alla prevenzione». Nel 2021 restringendo su un campione di 1200 incidenti, dice Mastropasqua, il 60% sono stati provocati da automobilisti trentenni in stato di alterazione. «Nel 2021 il 10% degli incidenti è stato provocato in stato di in alterazione alcolica, il cinque per cento per uso sostanze stupefacenti, mentre l’uno per cento dei fermato aveva abusato sia di alcol che di droghe». Per capire quanto sia diffuso l’abuso di sostanze in chi guida c’è il mini campione di un camper dotato di strumentazioni specifiche che nel weekend entra all’opera. Su un campione di 100 persone fermate almeno 6 o 7 presentano alterazioni. «I numerosi incidenti stradali che fanno impennare le statistiche sono causati da conducenti in stato di ebbrezza o che hanno fatto uso di sostanze stupefacenti, è necessario concentrare le risorse sul doppio fronte della prevenzione a iniziare dalle scuole con le testimonianze di chi vive i drammi generati da incidenti mortali», dice l’ispettore di polizia Pietro Colapietro.