La Stampa, 22 ottobre 2022
Biografia di Eugenia Roccella
Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità del governo Meloni, è la donna che a fine agosto, durante un dibattito nel programma InOnda su La7, sostenne: «L’aborto non è un diritto». «Io sono una femminista e le femministe non lo hanno mai considerato un diritto – precisò – dicendo che esula dal territorio del diritto. L’aborto è il lato oscuro della maternità». Alla fine, però, ammise l’esistenza della 194. «Non direi che è un diritto, però c’è una legge e la legge va applicata e nessuno la contesta. ..».
Figlia di Franco, uno dei fondatori del Partito Radicale, e della pittrice e femminista Wanda Raheli, ha debuttato in politica nel Movimento di liberazione della donna, diventandone leader, e nel 1975, a 22 anni, aveva scritto il libro «Aborto: facciamolo da noi». Poi c’è stata la svolta che l’ha portata a rinnegare totalmente il suo passato. Ha sostenuto il movimento del Family Day e si è schierata contro tutti i diritti civili. È contro la pillola abortiva, contro le unioni civili, contro il reato di omofobia, contro l’eutanasia e il suicidio assistito, contro il divorzio breve, contro la procreazione assistita, contro la gestazione per altri.
Le prime dichiarazioni arrivate dopo la sua nomina sono quelle della comunità Lgbtq. Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno: «Siamo preoccupati. Dopo l’elezione di Lorenzo Fontana, la nomina di Eugenia Roccella è una nuova dichiarazione di guerra contro di noi. Sono scelte di parte molto gravi, ora temiamo per i nostri figli, abbiamo paura che ci sia una pressione sui tribunali per bloccare anche le poche conquiste che avevamo ottenuto in questi anni. Ci preoccupa anche il clima creato dalla presenza in ruoli di potere di persone con queste idee ultracattoliche, estremiste, e la possibilità che si determini un effetto Luca Traini contro di noi».
A lanciare l’allarme è stato anche Ivan Scalfarotto, senatore di Italia Viva: «Assegnare Famiglia e Pari Opportunità a Eugenia Roccella rappresenta la manifesta volontà del nuovo governo di far regredire l’Italia sul fronte dei diritti e delle libertà delle persone. Saremo fermissimi perché si eviti qualsiasi tentazione di una deriva polacca o ungherese». Ancora più esplicito il circolo Mario Mieli: «Non possiamo permetterci di cedere di un passo, facendo fronte comune e scendendo in piazza: se è arrivato il momento di combattere siamo pronti alla guerra e alle barricate per i nostri diritti».
Più conciliante il commento di GayLib, lì’associazione di centrodestra che lotta per il riconoscimento e la tutela dei diritti civili delle persone Lgbtq. «Eugenia Roccella, neoministra delle Pari Opportunità, rappresenta un profilo storicamente distante», ammette il fondatore Enrico Oliari. «Tuttavia – aggiunge – credo che sia diritto nostro e dovere loro ascoltare e dare una rappresentazione possibile alla platea di nuove famiglie che reclamano diritti».