il Giornale, 21 ottobre 2022
Lo stile della Meloni
Giorgia Meloni, ma come si veste? Una volta Asia Argento disse che era grassa e vestita male (Giorgia era incinta), nessuna femminista protestò. In realtà Giorgia non si veste, nel senso che ha uno stile non avendo uno stile, nel senso che non ha una divisa da politica, è la persona della porta accanto, una volta ha la coda o i capelli sciolti (a seconda delle occasione), di solito porta lo smalto nero non fatto dalla manicure (molto meglio, simbolo di una femminilità genuina, le estetiste ti fanno la ricostruzione), e se dovessi valutare i vestiti potrebbe averli comprati da Zara. Non credo neppure sia un look studiato: una volta si è presentata vestita di nero, e le hanno dato della fascista (il nero è fascista? e i dark?), quando si è presentata vestita di bianco, come la sua auto, nessuno ha detto niente, ma se è per questo si è vestita di tutti i colori, dall’azzurro al rosso.
Credo che parte del suo successo sia anche dovuto al suo look, che non è un look studiato, è il look di una donna che si veste bene senza strafare, è il look di una donna comune che si veste bene senza essere alla moda, e magari per alcuni si veste male, perché non indossa abiti di moda come Chiara Ferragni o Fedez, che su quegli abiti ci guadagnano.
Giorgia veste come Giorgia, nel bene e nel male. In qualche modo il suo vestire senza avere un look specifico è il suo look specifico, si veste con un tailleur qualsiasi, un paio di scarpe eleganti qualsiasi, come una qualsiasi donna comune che debba vestirsi per un’occasione ma senza esagerare. Non penso neppure che, a differenza di Matteo Salvini, sia una cosa studiata: è un abbigliamento sincero. Non si sarebbe mai messa la maglietta di Putin dopo aver incontrato Putin, non si sarebbe mai messa la divisa della polizia per solidarizzare con la polizia, il suo vestirsi normale, come ognuno di tutti noi, l’ha resa una persona del popolo.
A differenza di Laura Boldrini, che da Presidente della Camera si è vestita da Presidente della Camera, ma quando ha incontrato delle musulmane si è vestita da musulmana, Giorgia non è una trasformista. Credo che sia la leader che è diventata il primo partito anche per come appare, non artefatta, e le persone amano la verità, amano il rivedersi in qualcuno che riconoscono come uno di loro. Zara, non Armani.
Personalmente non l’ho votata, ma per alcune idee, però non si può non riconoscere che come leader ha incarnato, nel suo modo di parlare schietto, nel vestire elegante ma comune, il senso dei suoi elettori. Fascista, non fascista? Polemiche vecchie, vedremo quello che farà, ma al momento è entrata nei panni di molti italiani, che non vestono come Chiara Ferragni, e neppure come la Boldrini, tra un tailleur e un velo islamico, e quest’ultimo, direi alla Boldrini, è molto maschilista. Come direi a Giorgia, ma non c’entra con come si veste, che le religioni in generale sono maschiliste.