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 2022  ottobre 21 Venerdì calendario

Vent’anni di rapporti tra Putin e Berlusconi

Silvio Berlusconi è un uomo capace di cambiare molto spesso idea, cadendo in contraddizione. Sulla Russia e su Vladimir Putin, però, mantiene la stessa posizione da più di vent’anni, cioè da quando lo elogia come “il miglior leader al mondo, “un dono di Dio”, “l’uomo della Provvidenza”. L’audio uscito due giorni fa dalla riunione con gli eletti di FI, nel quale Silvio “giustifica” l’amico Vlad e incolpa Zelensky della guerra in Ucraina, è stato accolto con stupore, prima che tutta Forza Italia s’affrettasse a correggere il tiro dando la colpa al solito complotto. Basta una carrellata sui giudizi espressi da B. su Putin in questi anni per capire però che non c’è nulla di nuovo né nulla da interpretare: le parole di oggi sono coerenti con quelle degli ultimi due decenni.
Russia nella Ue.
“È necessario che l’Europa integri la Russia, così da giocare un vero ruolo di pace nel mondo. Io e Putin abbiamo gli stessi convincimenti e opinioni su tutti i temi” (2 aprile 2002).
Cecenia mon amour.
“In Cecenia c’è stata un’attività terroristica con molti attentati anche contro i cittadini russi senza che ci fosse mai una risposta corrispondente. Bisogna smettere di diffondere leggende e guardare la realtà dei fatti, c’è stato un referendum in cui l’80 per cento dei votanti ha deciso democraticamente di voler appartenere alla Russia” (6 novembre 2003).
La Russia è vicina.
“Non vedo motivi per i quali la Russia non potrà diventare membro dell’Ue e della Nato. Non è possibile immaginare la prospera Europa senza la Russia” (20 aprile 2004).
Il prodigioso.
“Io sono convinto quasi sempre di essere il più bravo, perché studio tutti i dossier e arrivo a ogni incontro internazionale preparato, ma con Vladimir è una gara dura, lui ha una memoria prodigiosa” (21 aprile 2004).
Provvidenziale.
“Credo che Vladimir Putin sia un sincero democratico e un uomo provvidenziale per un Paese che esce da 70 anni di dittatura” (9 febbraio 2006).
Putin festeggiatissimo.
“La Russia crede nella democrazia. Ieri ho chiesto a Putin di fare una passeggiata imprevista nel centro di San Pietroburgo e ho visto che era circondato dalla generale ammirazione. Ci sono stati dei turisti italiani che mi hanno festeggiato, ma lui era festeggiatissimo, ha con la gente un rapporto di totale spontaneità. Credo che la Russia abbia avuto in lui una guida molto positiva, perché bisogna interpretare il passaggio dal totalitarismo alla democrazia” (15 aprile 2007).
Patto per il gas.
“Dovremmo essere felici che un Paese amico ci dia la possibilità di avere l’energia di cui abbiamo bisogno. Ci vedo una grande positività” (15 maggio 2009).
Unti dal Signore.
“Putin e Medvedev sono un dono di Dio per la Russia” (10 settembre 2010).
Percorso democratico.
“La Russia, dopo anni di totalitarismo, ha fatto un percorso verso la democrazia assolutamente encomiabile. Avendo avuto modo di conoscere Putin e Medvedev da vicino, grazie a un rapporto amichevole diretto, posso testimoniare la loro assoluta volontà di costruire una situazione democratica nella Russia. I nostri rapporti non potrebbero essere migliori” (10 settembre 2010).
Riferimento.
“Credo di costituire per la Russia un punto di riferimento amico in ambito Ue e ho personalmente curato tutti i rapporti che l’Europa ha sviluppato e svilupperà con la Russia” (16 febbraio 2011).
Vlad hijo del pueblo.
“La Russia è un Paese civile, una democrazia recente ma non approssimativa come la descrive la solita stampa internazionale. Putin è amato dal suo popolo e non è con l’imbroglio che è stato rieletto presidente, la percentuale è netta e parla da sola” (5 marzo 2012).
Lunga data.
“Il presidente Putin è un ottimo amico, lo conosco dal 2001” (12 dicembre 2013).
Stimatissimo.
“Io e Putin siamo legati da una vera personale amicizia. Io lo apprezzo molto” (17 maggio 2014).
La Crimea è russa.
“Sulla Crimea ha ragione Putin. Porta le sue truppe sul confine e le porta perché gli abitanti della Crimea hanno paura che Kiev invii truppe che possano compiere stragi. C’è un referendum in Crimea, il diritto dei popoli all’autodeterminazione viene applicato” (20 maggio 2014).
Vladimir il rispettoso.
“Putin non è un comunista, anzi ha introdotto nel suo Paese una larga e diffusa democrazia, è rispettoso degli altri ed è veramente un democratico” (26 settembre 2015).
Guerriero di libertà.
“Vladimir è l’opposto dell’immagine che hanno voluto costruirgli i media occidentali: è una persona sensibile, di sentimenti profondi, ha un sentire delicato. È un vero guerriero della libertà e della democrazia” (6 ottobre 2015).
Sanzioni folli.
“L’Europa invece di collaborare con la Russia ha tentato di isolarla e le ha inflitto sanzioni economiche assurde” (16 novembre 2015).
Non spingere.
“È sbagliato spingere la Russia verso oriente. Putin è l’unico leader attuale e si deve collaborare con lui” (21 dicembre 2016).
Amico del mondo.
“Vedo con molto favore il ritorno a una collaborazione con la Russia di Putin che per l’America e tutto il mondo libero dev’essere un amico e un alleato, non certo un nemico” (23 gennaio 2017).
Assunto.
“Putin è in assoluto il numero uno dei leader mondiali. Lo assumerei in una mia impresa, ha un’idea molto chiara della pace nel mondo. È una persona di grandissima intelligenza e rispettosa degli altri” (5 ottobre 2018).
Sanzioni folli/2.
“Dobbiamo portare la Russia dentro l’Occidente. Abbiamo sputato in faccia alla Russia con queste ridicole sanzioni” (13 ottobre 2019).
La trappola.
“Putin è stato spinto dalla popolazione russa, dal suo partito e dai suoi ministri a inventarsi questa operazione speciale per cui le truppe dovevano entrare, in una settimana raggiungere Kiev, sostituire con un governo di persone perbene il governo di Zelensky e in una settimana tornare indietro” (22 settembre 2022).