20 ottobre 2022
“INFANTINO È STATO INTERROGATO DAI GIUDICI FRANCESI CHE INDAGANO SULL'ATTRIBUZIONE DEI MONDIALI AL QATAR”. IL QUOTIDIANO FRANCESE “LE MONDE” RIVELA IL VERBALE DI UN ANNO FA – IL PRESIDENTE FIFA, CHE ERA BRACCIO DESTRO DI PLATINI ALL'UEFA A QUEI TEMPI, "GIURA" DI NON AVER AVUTO CONOSCENZA DI FATTI DI CORRUZIONE RELATIVI ALL'ATTRIBUZIONE DEI MONDIALI AL PAESE DEL GOLFO. INTERROGATO SUL "PRANZO SEGRETO" ALL'ELISEO, CON L'ALLORA PRESIDENTE SARKOZY, L'EMIRO DEL QATAR E PLATINI, INFANTINO DICE DI… -
(ANSA) Il presidente della Fifa, Gianni Infantino, è stato interrogato dai giudici francesi che indagano sulle condizioni per l'attribuzione dei Mondiali di calcio 2022 al Qatar. Lo rivela Le Monde nella sua edizione di oggi pomeriggio, precisando che l'interrogatorio, nel quale Infantino ha detto fra l'altro che "non si aspettava assolutamente" una vittoria del Qatar nella corsa all'organizzazione, il 2 dicembre 2010. L'interrogatorio si svolse a Zurigo, rivela il quotidiano francese, nell'ambito dell'inchiesta per corruzione avviata nel 2019 dalla Procura finanziaria francese, ad opera dei giudici istruttori Marc Sommerer e Virginie Tilmont. Infantino ha presentato i Mondiali che cominceranno fra un mese a Doha come "la più bella coppa del Mondo della storia", un torneo "con i giocatori al top della loro forma fisica e non sfiniti dopo una lunga stagione". In ogni caso, quel giorno di dicembre del 2010, neppure lui si aspettava la designazione dell'Emirato: "la mattina del voto - ha detto ai giudici - fui impressionato dalla presentazione del Qatar, ma da lì ad ottenere il diritto di organizzare la Coppa del mondo c'era tanta strada".
Infantino, che era braccio destro di Platini all'Uefa a quei tempi, "giura" - secondo Le Monde - di non aver avuto conoscenza di fatti di corruzione relativi all'attribuzione dei Mondiali al Qatar. Interrogato in particolare sul decisivo "pranzo segreto" che si era svolto 10 giorni prima dell'attribuzione dei Mondiali nelle sale dell'Eliseo, con l'allora presidente Nicolas Sarkozy, l'emiro del Qatar e Platini - che cambiò da allora la sua preferenza di voto, che era stata fino ad allora per gli Stati Uniti - Infantino dice di non saperne "un granché". "Non potrei neppure dirvi - ha dichiarato il presidente Fifa - quando Platini ha deciso di votare per il Qatar, perché non ne parlavamo spesso. Secondo me, dalle discussioni che avevamo avuto all'inizio, lui propendeva per gli Stati Uniti. Poi alla fine ha deciso di dare il voto al Qatar. Se abbia deciso prima o dopo quel pranzo, io non lo so. Di certo, dopo quel pranzo, era più convinto".