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 2022  ottobre 18 Martedì calendario

Nasce il sindacato degli influencer


MILANO -Al motto di «tuteliamo i diritti degli influencer», parte la campagna di tesseramento di Assoinfluencer. Si tratta della prima associazione di categoria, già inserita nell’apposito elenco del ministero dello Sviluppo Economico, che si propone di difendere le istanze di coloro che del successo sui social network hanno fatto o vorrebbero fare una professione.
«Un influencer – si legge sul sito di Assoinfluencer – è tante cose. Può essere un artista, un imprenditore, cyber atleta, un divulgatore scientifico... In ogni caso, è un professionista che grazie ai propri numeri produce valore (in termini di visibilità), e quel valore deve essere portato all’attenzione e riconosciuto dalle istituzioni ed equamente remunerato dal mercato».
E poiché non tutti gli influencer sono star affermate come Khaby Lame o Chiara Ferragni, i due fondatori di Assoinfluencer, gli avvocati Jacopo Ierussi e Valentina Salonia, hanno avvertito la necessità di creare un’associazione a tutela della categoria. Secondo Assoinfluencer, che in una nota sottolinea di avere «già fatto sentire la sua voce in Parlamento nel 2021», la platea dei potenziali destinatari è vasta: un “esercito” di 350milapersone in Italia, per un valore di mercato di 280 milioni di euro.
«Secondo i dati presentati nel report “Brand & Marketer” dell’Osservatorio Nazionale Influencer Marketing – spiega Assoinfluencer in una nota – oltre il 50% delle aziende italiane ha attivato campagne di influencer marketing nel 2021». In altri termini, oltre la metà delle imprese scommette sulla capacità degli influencer di condizionare i comportamenti di acquisto dei loro seguaci, secondo il nuovo modello di pubblicità e marketing emerso con i social network. Da qui la nascita di un’associazione che si propone come obiettivo primario «la difesa dei compensi degli influencer».