La Stampa, 18 ottobre 2022
Sondaggi: tecnici al governo e Pd in caduta libera
Alla luce delle nuove sfide imposte dal momento, a breve – si auspica – si formerà un nuovo governo, frutto di un’elezione che ha avuto un esito chiarissimo sul vincitore. Anzi la vincitrice, che si sta adoperando in mezzo a mille traversie per comprendere quale percorso sia migliore per lei, per il suo esecutivo, ma anche per la “nazione”, per usare un’espressione a lei cara. Giorgia Meloni ha mostrato in queste settimane grande personalità ed equilibrio. Se sia solo una tattica o meno gli elettori lo valuteranno in seguito, di sicuro a oggi appare come l’unica modalità per lasciare più tranquilli mercati e istituzioni europee. Nel frattempo il rating del suo partito cresce nelle intenzioni di voto arrivando al 27% (+1% rispetto al risultato delle elezioni), unica formazione a crescere nella coalizione di centrodestra dove la Lega di Salvini con l’8,5% perde lo 0,3% e Forza Italia lo 0,8%, arrivando al 7,3%. A oggi quindi Fratelli d’Italia rappresenta con i suoi voti quasi il doppio della somma dei suoi alleati, ma non in seggi dove l’accordo pre-elettorale ha prevalso.
Sul fronte delle opposizioni il Movimento 5 Stelle cresce quasi di due punti rispetto al giorno delle elezioni marcando un 17,2% e tallonando da molto vicino il Partito democratico sceso al 17,5% (-1,6%). A parere degli elettori la difesa dei valori e delle tematiche care alla sinistra sembrerebbe appartenere maggiormente al Movimento guidato da Giuseppe Conte (15,4%) più che al Pd (14%). Ma il dato che spicca è il 33,5% che non riscontra in nessuna forza parlamentare la sua rappresentanza.
Anche Azione di Calenda con Italia Viva di Renzi è in trend di crescita arrivando all’8,7% (+0,9%). Ancora una volta il primo partito rimane quello dell’astensione al 36%, l’ennesima dimostrazione di quanto la gente sia distante dalla politica. È sempre possibile motivare gli elettori con promesse routinarie e spesso meccaniche nel caso di campagne elettorali, tuttavia quando è necessario agire per stimolare un sostegno convinto a un governo, ad esempio costretto ad affrontare sfide importanti in tempi di crisi, si trasforma in una strada accidentata se nel percorso dell’adattamento ai nuovi ruoli governativi si è persa una certa credibilità. La leader di Fratelli di Italia ha più volte sottolineato «l’alto profilo» che vorrebbe indicare al presidente della Repubblica nella sua proposta governativa e gli italiani cercheranno rassicurazioni nei nomi che saranno segnalati. Attualmente il 73,8% dei cittadini si sentirebbe rassicurato dalla presenza di tecnici nel futuro governo, mentre l’hard skill deluderebbe circa un elettore su quattro (26,2%). Anche per il ministero dell’Economia si preferirebbe un tecnico (52,3%) a un politico (27,4%).
Nei giorni scorsi all’Anaci Day 2022 (Associazione nazionale amministratori condominiali e immobiliari) è stato lanciato l’allarme: costi condominiali in aumento del 300% e soluzioni immediate oppure sarà grave crisi sociale perché i costi dell’energia creeranno come effetto domino morosità ulteriori ed entro fine ottobre la situazione sarà più chiara.
Da quando è iniziata l’invasione russa nei territori dell’Ucraina è emersa in maniera chiara ed evidente l’imprudente gestione dell’approvvigionamento energetico del nostro Paese che ha svelato, confermando l’importante fragilità del sistema nei confronti di un fornitore “a senso unico” dimostratosi a sua volta così poco affidabile. È da mesi che caro-bollette e impennata dei prezzi risultano in cima alle preoccupazioni degli italiani superando nel ranking anche la voce “lavoro e disoccupazione”. Da un recente sondaggio per la trasmissione Porta a Porta è emerso che un italiano su due indica come priorità l’aumento dei prezzi in generale (48,8%) e la crisi energetica (45%), con la denuncia dell’aumento del costo delle forniture di luce e gas (35,4%). Negli anni il popolo italiano, pur manifestando il suo disagio, si è adattato a malincuore alle molteplici difficoltà che la realtà nazionale ha presentato come la cassa integrazione, la crisi del lavoro, il precariato, i sussidi, le chiusure aziendali ecc… Ha conosciuto le domeniche a piedi e le code chilometriche davanti ai distributori di benzina, tuttavia oggi si sente impreparato ad affrontare quanto potrà accadere in questa nuova stagione invernale e si domanda quanti tristi spaccati reali si trasformeranno in possibili drammi. Per poter aiutare efficacemente le famiglie sarebbe necessario offrire loro la possibilità di poter pianificare il futuro. Si sentirebbero sicuramente meno spaventati e sarebbero in grado, pur nella difficoltà, di programmare le spese. In questa direzione gli italiani non desiderano trovarsi paralizzati dalla pressione dei costi, attendono con attenzione la nuova compagine governativa per poter esprimere il loro giudizio nel merito. All’orizzonte appare l’ombra inquietante di un serio problema di sopravvivenza per molte famiglie. —